C’è fermento nell’aria. C’è fermento per un motivo validissimo: domenica 22 febbraio si terrà la cerimonia di consegna degli Oscar 2015. Come ogni anno, le ultime ore prima del fatidico appuntamento sono scandite da pronostici, ipotesi, scommesse, calcolo di probabilità. E le carte, improvvisamente, appaiono un po’ rimescolate. Perché se per settimane pareva certo il trionfo di Boyhood – che ha rastrellato una serie di premi importanti, anticamera per l’ambita statuetta – adesso si rafforzano altre campane. Le schede sono state consegnate e si dice che molti, fra i 6000 votanti dell’Academy of Motion Pictures Art Science, non abbiano ritenuto Boyhood meritevole del premio come Miglior film. Perché sì, lo spunto è originale quanto interessante – le riprese sono state realizzate nell’arco di 12 anni e accompagnano la crescita di un ragazzino – ma questo sarebbe sostanzialmente l’unico, grande merito. Ergo, forse non basta.
E allora ecco in pool position Birdman, il film di Alejandro G. Inárritu che racconta di un attore – Michael Keaton – ormai in declino; ecco American Sniper, l’opera diretta da Clint Eastwood e dedicata al cecchino più temibile nella storia degli Usa: sui social network è il più quotato. Gli altri candidati (Selma, La teoria del tutto, The imitation game, Gran Budapest Hotel, Whiplash) possono sembrare posizionati un gradino più giù ma davvero non si possono escludere colpi di scena.
Per quanto riguarda il premio come Miglior attrice, invece, Julianne Moore sembra non avere rivali grazie all’insegnante di linguistica alle prese con un Alzheimer precoce che interpreta in Still Alice di Richard Glatzer e Wash Westmoreland. J.K. Simmons e Patricia Arquette potrebbero portarsi a casa il premio come Migliore attore e Miglior attrice non protagonisti (rispettivamente per Whiplash e Boyhood) ma prevalgono ancora i punti interrogativi per il Miglior attore protagonista: chi la spunterà fra Eddie Redmayne (La teoria del tutto), Michael Keaton (Birdman), Benedict Cumberbatch (The imitation game), Steve Carell (Foxcatcher) e Bradley Cooper (American Sniper)? Molte dita sono puntate verso Keaton, certo, ma anche Redmayne è un osso duro.
E veniamo all’Italia. L’anno scorso il Bel Paese s’è rallegrato dinanzi al trionfo de La grande bellezza di Paolo Sorrentino, quest’anno l’unica presenza familiare è quella di Milena Canonero, creatrice dei costumi di Grand Budapest Hotel: le possibilità di vittoria, per fortuna, abbondano. Si tengano le dita incrociate.
L’ottantasettesima cerimonia degli Oscar andrà in onda dal Dolby Theatre di Hollywood e sarà condotta dall’attore Patrick Harris. Torna a essere trasmessa in chiaro anche in Italia: Sky, che detiene i diritti della cerimonia, trasmetterà infatti l’evento sia su Sky Cinema Oscar HD che su Cielo, canale gratuito di Sky (canale 26 del Digitale Terrestre).
Foto by Facebook
Foto by Facebook
Abbiamo intervistato Marta Zoe Poretti, critica cinematografica, che ci ha regalato un ampio spettro del…
Heath Ledger è morto esattamente come oggi 18 anni fa, proprio per questo sui social…
Roberto Ricci ha scritto Cinema Assassino per Le Mezzelane, abbiamo avuto il piacere di intervistarlo…
Il mondo dell'horror invade l'animazione e prende a soggetto personaggi che hanno fatto la storia.…
Perfect Days è una perfetta parabola della vita in pieno stile Wim Wenders che stupisce…
L'associazione culturale Visioni_47 lancia tre nuovi corsi di cinema per raccontarci questo mondo. Gli argomenti…