E’ uscito nei cinema italiani lo scorso 12 febbraio Whiplash, film rivelazione che in tutto il mondo ha avuto un successo enorme. L’accoglienza nel nostro Paese è stata tiepida con 83.032 euro incassati in quattro giorni di programmazione (diciottesimo del box office italiano). Forse è anche colpa della distribuzione, visto che in tutta Italia sono solo venticinque le sale a trasmetterlo. Se pensiamo che invece 50 sfumature di grigio è presente in 952 copie, la differenza si capisce benissimo. Eppure la pellicola ha ottenuto una valanga di riconoscimenti: un premio al Golden Globe e agli Screen Actors Guild Award, due al Sundance Film Festival e ai Satellite Award, tre ai British Academy Film Awards.
Senza dimenticare poi le cinque nomination ai prossimi Oscar: Miglior Film a Jason Blum, Helen Estabrook e David Lancaster, Miglior attore non protagonista a J. K. Simmons, Migliore sceneggiatura non originale a Damien Chazelle, Miglior montaggio a Tom Cross e Miglior sonoro a Craig Mann, Ben Wilkins e Thomas Curley. Il film diretto da Chazelle ed interpretato da Miles Teller nei panni di Andrew Neiman, un ragazzo che sogna di diventare un batterista jazz. Il migliore della sua generazione. Purtroppo però la concorrenza è davvero spietata e per raggiungere l’obbiettivo decide di iscriversi in una delle orchestre del conservatorio più rinomate, ma anche più dure con un maestro feroce che risponde al nome di Terence Fletcher (Simmons).
Un film difficile, ma che risulta anche come un piccolo capolavoro dei nostri tempi. Il rapporto tra i due interpreti principali è davvero strano e in continua trasformazione. E’ la passione per la musica ad unirli, ma anche a dividerli. Una pellicola spontanea, fresca, dal ritmo serrato e dalla narrazione piena di immagini pronte a colpire gli spettatori. Un mix di musica, affetto, amore, amicizia, ma anche lotta alla sopravvivenza.
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