Nelle sale dal 19 febbraio, Mortdecai di David Koepp (qui il trailer italiano) racconta la storia di un eccentrico venditore d’arte sull’orlo della bancarotta, Charles Mortdecai appunto, che ha una sola opportunità di salvezza: aiutare un agente dei servizi segreti inglesi Alistair Martland a ritrovare un preziosissimo quadro che nasconde un segreto, prima che cada nelle mani sbagliate. Con lui, l’affascinante moglie Joanna e un inseparabile aiutante, Jock.
A vestire i panni del protagonista c’è Johnny Depp, perfettamente a suo agio nel ruolo di questo mercante d’arte un po’ sopra le righe e con una strana fissazione per i baffi. In fondo, la predilezione di Depp per i personaggi “particolari” è nota (indimenticabili le sue interpretazioni di Jack mani di forbice, di Willy Wonka nel remake de La fabbrica del cioccolato o del pirata Jack Sparrow ne I pirati dei Caraibi).
Eppure, in Mortdecai, l’attore americano non sembra spiccare il volo come in altre occasioni. Forse per via del cast di tutto rispetto che lo affianca in questa avventura (ci sono infatti Gwyneth Paltrow, Ewan McGregor, Jeff Goldblum e uno straordinario Paul Bettany, nel ruolo del fidato Jock).
Detto questo, il ritmo e le battute ci sono, così come parecchi sono i momenti davvero divertenti, soprattutto durante i “siparietti” tra il protagonista e il suo collaboratore, che ricordano (e, probabilmente, omaggiano) quelli tra Cato e l’ispettore Clouseau, nella serie de La pantera rosa in cui il poliziotto francese era interpretato dal grande Peter Sellers.
Quindi, nonostante sia stato criticato in patria (sospettiamo più per le sue vicende personali e private, che per le sue qualità di attore), con il film di Koepp l’anti divo di Hollywood per eccellenza ha potuto arricchire di un’altra maschera la sua carriera trentennale, dimostrando ancora una volta il suo anticonformismo e la sua ironia.
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