Bella come sempre, pacata come sempre. Compiuta, assolutamente. E sicura di sé. Ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, Monica Bellucci ha raccontato i suoi primi cinquant’anni. Che non sono stati vissuti “come un trauma” e che hanno avuto – lo scorso settembre – un festeggiamento semplice: “Ho fatto una cena con qualche amico“, spiega l’attrice umbra. Inevitabile parlare del suo prossimo impegno cinematografico, prestigioso quanto insolito: la Bellucci, infatti, vestirà i panni di Bond girl in Spectre, prossimo film della saga dedicata all’agente segreto James Bond.
Il suo personaggio si chiamerà Lucia, dunque avrà chiare origini italiane. Ed è la prima volta, nella storia di 007, che la Bond girl è una donna matura: “Se l’avessi fatto a 20 o 30 anni – commenta lei – sarebbe stato più normale, a 50 c’è un modo più rispettoso di guardare la donna. Sam Mendes dice che è una scelta rivoluzionaria“. E non lo dice soltanto il regista, lo dicono tutti. Una novità che ha dell’apprezzabile sotto diversi punti di vista, che consente di uscire dagli schemi e, in effetti, dà un valore aggiunto all’universo femminile. Perché la Bellucci sarà la dimostrazione che il fascino, la determinazione, il potere seduttivo possono essere ancora intatti anche a 50 anni.
Nessuna ansia da prestazione, nessun timore dunque da parte di Monica. E’ come se lei guardasse sempre con occhio un po’ divertito, e certamente con estremo interesse, l’esistenza e i suoi accadimenti imprevedibili o quasi: “Nella mia vita – ha continuato – sono successe sempre cose molto forti nei momenti che per una donna potrebbero essere di passaggio. A 40 anni è nata la mia prima figlia, a 45 la seconda. E a 50 anni sarò Bond Girl“. Peccato che ancora non si sappia nulla – a parte il nome, appunto – circa il suo ruolo e le relative gesta. Ma è soltanto una questione di tempo. Una cosa, intanto, è certa: “Nella vita vera sono timida, sul set invece mi permetto di essere seducente, di fare cose audaci“.
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