In Beyond the Reach, Michael Douglas (New Jersey, 1940) trasforma una battuta di caccia in un inseguimento spasmodico ad una preda umana, Jeremy Irvine, assoldato come guida e diventato in modo precipitoso il testimone scomodo di cui disfarsi. Impresa tutt’altro che scontata dal momento che Ben (Irvine) non ha intenzione di farsi immortalare nel mirino del fucile di Madec (Michael Douglas) e conosce una quantità di trucchi e astuzie per evitarlo.
ANT-MAN CON PAUL RUDD E MICHAEL DOUGLAS: TEASER TRAILER ITALIANO
Il film, tratto dal libro Deathwatch di Robb White, è diretto da Jean-Baptiste Léonetti che ha all’attivo un solo lungometraggio (Carré blanc) in uscita negli USA il prossimo 17 aprile. Non mancheranno momenti di suspense e atmosfere tese da thriller consumate in un’area desertica del New Mexico ma se vuole essere metafora del potere (l’uomo ricco, privo di scrupoli e armato) contro le classi meno abbienti della società (in questo caso la giovane guida) si preannuncia un déjà-vu che nulla va ad aggiungere, se non per le scenografie, ad una miniera cinematografica ormai tanto abusata da essere pressoché vuota. Quella tra il gatto e il topo è una caccia tanto consumata che nemmeno la bravura di Michael Douglas può rivitalizzare.
Fanno parte del cast anche Ronny Cox, Martin Palmer, Mangan Lawrence, David Garver e Patricia Bethune. La pellicola, trasmessa in anteprima al Toronto International Film Festival lo scorso 6 settembre, ha solo parzialmente convinto la critica americana che lo ha definito un “fantastico B-Movie”. A Michael Douglas, ormai prossimo a compiere i 50 anni di carriera sul set, il gravoso compito di tenere alte le sorti di un film che per il momento non ha scaldato né gli spettatori né la critica a causa di una trama poco avvincente e originale. Tra le diverse recensioni spicca quella del sito Slashfilm che approva ironicamente il basso contenuto della pellicola in modo caustico: “davanti a tanta semplicità, perché mai rendere le cose più difficili?”
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