Chi di voi non ha mai visto almeno una volta nella vita Non ci resta che piangere? Il film di e con Roberto Benigni e Massimo Troisi del 1984 è stato un vero e proprio successo. “Ricordati che devi morire. Sì, mò me lo segno”, “Chi siete? Cosa portate? Sì, ma quanti siete? Un fiorino!”, queste tra le frasi più famose della pellicola. I più giovani che non hanno potuto vedere il film al cinema, ma si sono accontentati semplicemente del piccolo schermo o di vhs e dvd hanno l’opportunità di rimediare. Non ci resta che piangere torna al cinema dopo ben trent’anni. Dal 2 al 4 marzo il lungometraggio sarà nuovamente disponibile in versione restaurata e rimasterizzata, grazie all’aiuto dello stesso Benigni, di Mediaset, di Film&Video e di Lucky Red, che si occuperà anche della distribuzione.
Il film – l’unico realizzato in coppia dai due attori – ha avuto un enorme successo al botteghino, incassando quindici miliardi di lire e diventando il maggiore incasso dell’annata 1984-1985. Nel 2006 è uscita un’edizione speciale in dvd con dei contenuti extra inaspettati, come una nuova versione del finale della pellicola della durata di ben trentanove minuti, invece che i ventuno già noti a tutti. Non ricordate la trama? Impossibile!
Ci troviamo nella campagna toscana del 1984: l’insegnante Saverio (Benigni) e il bidello Mario (Troisi) sono fermi ad un passaggio a livello in attesa del passaggio del treno che però non arriva mai. I due allora di percorrere una strada tra i campi, ma la loro auto resta in panne e i due trovano ospitalità in una locanda. La mattina dopo Mario e Saverio si ritrovano magicamente “nel 1400, quasi 1500” e non si tratta affatto di uno scherzo. I due sono affranti, ma decidono di lasciare il borgo per mettersi in viaggio con direzione Spagna per impedire a Cristoforo Colombo di scoprire l’America. Ce la faranno?
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