Da diversi anni, ormai, Jennifer Aniston è una stella di Hollywood. Specializzata in commedie, ma non solo: per Cake ha messo su diversi chili, rinunciando temporaneamente alla sua forma fisica pressoché perfetta, e s’è fatta pure imbruttire dando così prova di grande professionalità e svelando anche le due doti drammatiche. E’ stata l’incarnazione della fidanzatina d’America, poi è cresciuta ma non ha smesso di raccogliere consensi. Certo, quel matrimonio con Brad Pitt e quelle corna ricevute grazie ad Angelina Jolie hanno ancora il loro peso, tuttavia la Aniston col tempo ha trovato il proprio riscatto. Ha rafforzato – come dire – l’immagine pubblica. Ed è per questo che spiazza tutti la rivelazione fatta durante una recentissima intervista: è dislessica.
Fino ai vent’anni la Aniston ha provato un senso di inadeguatezza, avvertiva di essere “diversa” dagli altri ma non riusciva a focalizzare bene il motivo. Gradualmente ha cercato di farsene una ragione, arrivando a convincersi di essere un po’ stupida. Di avere un difetto di apprendimento. Invece no. In età adulta, nel corso di una semplicissima visita oculistica, ha scoperto la verità.
“Mi hanno fatto indossare – ha raccontato la Aniston – un paio di occhiali con una lente blu e una rossa, e dovevo leggere un breve paragrafo per poi rispondere a dieci domande su quello che avevo appena letto“. Poche parole per capire la causa di un imbarazzo che l’ha accompagnata per tutta la vita. Incredibile. Jennifer non è riuscita infatti a rispondere esattamente ai quiz e perciò l’esame è stato approfondito: “Mi hanno messo un computer davanti mostrandomi dove andavano i miei occhi mentre leggevo. La mia vista saltava quattro parole, poi tornava indietro di due; inoltre, è anche emerso che avevo l’occhio pigro, un occhio un po’ storto che, infatti, mi devono sempre correggere nelle foto“.
La diagnosi è stata una sorta di liberazione. Perché da allora in poi Jennifer ha ricominciato a credere in se stessa e ha smesso di sottovalutarsi: “Pensavo di non essere intelligente, non riuscivo a trattenere niente. E’ come se molti dei miei traumi e dei miei drammi infantili avessero finalmente trovato una spiegazione“.
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