Verrà trasmessa su Rai Uno lunedì 19 e martedì 20 gennaio la miniserie in due puntate L’angelo di Sarajevo (inizialmente il titolo previsto era Non chiedere perché) con protagonista Beppe Fiorello e diretta da Enzo Monteleone. E’ la storia di Marco De Luca (interpretato da Fiorello), un giornalista che nel 1992 parte come inviato per Sarajevo durante la guerra: uscire di casa può essere fatare. C’è chi muore anche solo per andare a compare qualcosa. Marco accetta un incarico che tutti i suoi colleghi hanno rifiutato. E’ molto rischioso. Lui però ha un matrimonio fallito alle spalle e quindi non ha da perdere. Raccontare tutto quello che succede lì è difficile e De Luca decide di andare in un orfanotrofio per realizzare un servizio per il telegiornale.
Le riprese sono state fatte a Sarajevo e Belgrado: “Spesso negli stessi luoghi – ha dichiarato l’attore protagonista attraverso un’intervista a Sorrisi e Canzoni Tv – che furono teatro degli avvenimenti, compreso l’Holiday Inn, l’albergo in cui faceva base tutta la stampa estera durante il conflitto. E’ stato rimesso a posto, ma dentro sono rimaste ancora tante suggestioni di quell’epoca terribile“. Nell’orfanotrofio Marco vede una bambina bruna di nome Malina, una zingara di soli dieci mesi. I frugoletti devono essere portati in Germania, ma il giornalista decide di prendere la piccola con sé. Prima la nasconde nella sua stanza e poi riesce ad ottenere i fogli per l’affidamento. Tornare in Italia però non è così facile: “Recitare con la piccola Iva Nikolic – ha continuato – mi ha riportato indietro di dieci anni, ai primi tempi in cui ero padre“.
La fiction è tratta dal libro omonimo e autobiografico scritto da Franco Di Mare nel 2011: “Mi ero separato da pochi mesi – ha aggiunto il giornalista – ero solo e decisi di fare l’inviato di guerra per il Tg1: una vera missione suicida“. Franco è partito lo stesso ed è tornato con Stella, sua figlia, che ora non vede l’ora di guardare la sua storia in televisione: “E’ molto emozionata – ha concluso Di Mare – Ma non ha voluto visitare il set”.
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