Uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 5 febbraio Leoni, commedia diretta da Pietro Parolin e con protagonista Neri Marcorè. Nel cast figurano anche Piera Degli Esposti, Stefano Pesce, Anna Dalton, Antonio Pennarella, Cristina D’Alberto, Paolo Bessegato, Pierpaolo Spollon e Michele De Marchi. Il regista padovano ha vinto un bando da settecentomila euro promosso due anni fa dalla Regione e così ha deciso di mettere in scena la sua regione d’origine: oggi infatti il Veneto si muove con forza nel contesto della crisi economica. Le riprese sono state fatte a Padova, Trevisto, Susegana, Vicenza e nel Cansiglio (vasto altopiano situato tra le province di Pordenone, Treviso e Belluno). “Si tratta di una commedia feroce – ha dichiarato il regista durante una conferenza stampa presso la Settantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – con personaggi descritti al modo di Woody Allen e Pietro Germi“.
Marcorè veste i panni di Gualtiero Cecchin, un ricco caduto in disgrazia e che quindi deve riprendere in mano la sua vita. “Perché mi hai abbandonato”, dice il personaggio rivolto ad un crocefisso nel trailer ufficiale. Sopravvivere è difficile. Cecchin in realtà non ha mai avuto problemi con i soldi, visto che è sempre stato un figlio di papà viziato ed arrogante. Quando però decide, con incoscienza, di aprire una nuova impresa, inizia il dramma vero e proprio. L’uomo agisce in poco tempo e senza farsi troppe domande. La sorella Elisa (professoressa di matematica con il volto della Dalton) ed il marito Alessio Leopardi (sovrintendente di polizia, interpretato da Pesce) invece sono una coppia problematica: lei è cresciuta in una campana di vetro quindi non sa come va il mondo, mentre lui è un insicuro cronico e pieno di debolezze.
Quest’ultimo e Gualtiero sono rivali da una vita e spesso si sfidano su cose futili. Alessio cerca di mettere in difficoltà il genero in ogni modo ed in qualsiasi situazione. Nel frattempo Elisa viene coinvolta – ingiustamente – in uno scandalo a scuola: alla fine si risolverà tutto? Leoni è “uno spaccato ‘universale’ di un certo tipo di italianità – si legge nella sinossi – immersa nella tipicità e nel colore di una regione come il Veneto, che aggiunge valore al turbine di situazioni, gag e battute”. E’ semplicemente lo specchio dell’attuale situazione del Veneto.
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