Prendiamone atto, su: questo ragazzo ha le mani d’oro. E’ il re del botteghino e davvero non ce n’è per nessuno. O meglio, diciamo che deve vedersela solo con Checco Zalone. Stiamo parlando del pestifero Alessandro Siani, naturalmente, che è tornato nelle sale con la sua seconda opera da regista Si accettano miracoli. E che nel giro di sole ventiquattro ore ha incassato 2,2 milioni di euro (oltre 500 le sale monitorate, con una media per sala di oltre 4100 euro). Se continua così, finirà per battere se stesso: il suo esordio dietro la macchina da presa, Il principe abusivo, in totale ha guadagnato circa quindici milioni.
Questa partenza è una grande soddisfazione per la Cattleya e Racinema, che producono il film (la cui distribuzione è invece affidata a O1 Distribution), ma rappresenta pure una boccata d’ossigeno e un buon auspicio per l’industria cinematografica italiana tutta. Sì perché il 2014, per quanto riguarda gli incassi complessivi, si è chiuso con uno sconfortante -7 per cento rispetto all’anno precedente. Dunque il 2015 fa davvero ben sperare: considerando tutti i film in sala, in un giorno sono stato raccolti 7,1 milioni di euro che si traduce in +9 per cento facendo il paragone col Capodanno 2014.
Come riporta l’agenzia askanews a proposito del box office, Si accettano miracoli è seguito American Sniper di Clint Eastwood (1.323.152 euro per 390 copie), Il ricco, il povero e il maggiordomo (531.114 euro per un totale di 11.359.972), Big hero 6 (503.263 euro per un totale di 6.489.626), The imitation game di Morten Tyldum (415.927 euro), L’amore bugiardo – Gone girl di David Fincher (395.225 euro per un totale di 5.042.338). E la partita di questa settimana è ancora tutta da giocare, così come quelle dei prossimi mesi.
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