Uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 1 gennaio The imitation game, nuovo film del norvegese Morten Tyldum, scritto da Graham Moore e con protagonista Benedict Cumberbatch che interpreta Alan Turing, uno dei più grandi matematici del Ventesimo secolo. Nel cast figurano anche Keira Knightley (nelle vesti dell’amica e collega Joan Clarke) Matthew Goode, Mark Strong, Allen Leech e Rory Kinnear. Alan è uno dei padri dell’informatica che però ha avuto una vita infelice per colpa della sua omosessualità, visto che negli Cinquanta era reato. L’uomo è stato così arrestato e sottoposto alla castrazione chimica.
E’ stato umiliato e così qualche anno dopo si è suicidato mangiando una mela al cianuro. Cumberbatch si è calato perfettamente nei panni del matematico: un uomo eccentrico, ma allo stesso tempo fragile. Una persona appassionata del suo lavoro, ma tormentata nella vita. Anche gli altri attori sono convincenti e, uniti ad una sceneggiatura brillante, danno un risultato ottimo: la narrazione prosegue senza intoppi. Si tratta sicuramente di un film piacevole e che scorre tranquillamente. Da non perdere assolutamente, anche perché in questo modo si porta alla luce un tema delicato. In realtà non è proprio un biopic in piena regola, infatti a tratti è romanzato con scene ironiche e sentimentali.
Un’impresa non facile quella di rappresentare un grande uomo come Turing sul grande schermo senza cadere nella banalità: “Dovevamo far capire – ha spiegato lo sceneggiatore – la genialità di un uomo, che era stato un eroe di guerra, aveva inventato i computer, e si era suicidato dopo essere stato perseguitato dal suo governo. E tutto in un film solo…”. Tyldum e Moore ci sono riusciti. In maniera magistrale. Non a caso la pellicola ha cinque candidature ai Golden Globe, è stata già premiata al Festival di Toronto, è stata acclamata a quello di Londra e concorre al prossimo Oscar. Intanto restiamo in attesa di vedere come sarà il riscontro del box office italiano. Tra qualche giorno inizia la sfida, ma restare delusi da questo lungometraggio è praticamente impossibile.
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