Gli hacker questa volta hanno vinto. Negli ultimi giorni non si fa che parlare dell’attacco ai danni della Sony che sta creando numerosi problemi, come per esempio la diffusione di nuovi film del colosso giapponese che ancora devono arrivare nelle sale e la pubblicazione di mail private in cui si parla (male) di alcuni attori di Hollywood (come Angelina Jolie e Leonardo DiCaprio). Sembra che tutto sia nato per volontà dei Nordcoreani (che possiedono almeno tremila tecnici informatici specializzati nella cyber-guerra) per protestare contro The Interview, che sarebbe dovuto uscire a Natale e immagina un complotto della Cia per assassinare il leader Kim Jong Un Kim Jong durante un’intervista concessa a due americani (Franco e Rogen). Il film è stato ufficialmente cancellato.
Lo ha dichiarato la stessa Sony attraverso un comunicato stampa: “Alla luce della decisione della maggioranza dei cinema di non mostrare The Interview, abbiamo deciso di non proseguire con l’arrivo pianificato per il 25 dicembre. Rispettiamo e capiamo la decisione dei nostri partner e, naturalmente, condividiamo completamente il loro primario interesse per l’incolumità di impiegati e pubblico”. Lo scorso giugno, quando è stato diffuso il trailer ufficiale, il regime nordcoreano ha reagito male, definendo la produzione “un atto terroristico, una dichiarazione di guerra” e minacciando “contromisure spietate”. Ecco il risultato.
“Gli Stati Uniti stanno investigano sui responsabili. Un aggiornamento sarà fornito a tempo debito”, ha dichiarato il portavoce del National Security Council della Casa Bianca. Infatti quella dei nordcoreani è solo un’ipotesi. L’unica al momento. La certezza assoluta non c’è, anche se sembrano gli unici con un motivo serio alle spalle. The Interview non arriverà nemmeno in home video o dvd, ma dietro questa decisione potrebbe esserci la volontà di posticipare un’eventuale distribuzione quando le acque si saranno calmate.
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