Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti si conoscono praticamente da una vita. Oltre ad essere colleghi, sono anche buoni amici, infatti hanno lavorato diverse volte insieme. La prima è stata nel 2001 nella serie tv di Rai Due Compagni di scuola: lui aveva ventidue anni e lei solo diciannove. Le loro carriere poi sono state tutte in salita e i due si sono incrociati nuovamente in Ho voglia di te del 2007, diretto da Luis Prieto e tratto dall’omonimo romanzo di Federico Moccia (sequel del fortunato 3 metri sopra il cielo). Ora per la terza volta Laura e Riccardo si ritrovano a lavorare fianco a fianco ed anche questa volta per una storia tratta da un libro: quello di Luca Bianchini dal titolo Io che amo solo te.
Il film omonimo verrà diretto da Marco Ponti, amico dello scrittore da diverso tempo. Entrambi torinesi, hanno frequentato la stessa Università e il loro legame è sfociato in una grande idea: la sceneggiatura è già alla settima versione, i casting sono iniziati e le riprese dovrebbero cominciare (salvo imprevisti) la prossima primavera. “Il nostro è un rapporto che nasce da lontano e col tempo si è fortificato – ha dichiarato lo stesso regista attraverso un’intervista a Velvet Cinema – Lui mi rende partecipe di ogni progetto e lo stesso faccio io. Mentre scriveva il libro me lo raccontava, ne abbiamo parlato a lungo, anche se a dire il vero non avevamo in mente un orizzonte filmico. Discutevamo della storia, discutere significa crescere. E io ero concentrato sul mio amico, su ciò che stava facendo. Poi il libro ha cominciato ad avere successo ed è arrivata la proposta di un produttore. A quel punto ci siamo chiesti: perché non fare squadra?“.
Ma di cosa tratta il best-seller e di conseguenza il lungometraggio? Ninella ha da sempre un grande amore, ovvero don Mimì, con cui non si è potuta sposare: il destino però fa in modo che la figlia Chiara (la Chiatti) si sposi proprio con il figlio di lui, Damiano (Scamarcio). Il loro matrimonio diventa un vero e proprio evento a Polignano a Mare in Puglia: gli occhi di tutti gli invitati – ben 287 – non saranno puntati sulla giovane coppia, ma sui genitori. Basta un attimo e la situazione può finire nel caos.
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