I fan di Maccio Capatonda possono segnare il 29 gennaio come data importante sul calendario: infatti quel giorno uscirà nelle sale cinematografiche Italiano medio, il suo primo film per il cinema. Marcello Macchia (questo il suo vero nome) porta così sul grande schermo una pellicola ispirata all’omonimo corto con protagonista se stesso insieme agli inseparabili compagni di risate Herbert Ballerina (Luigi Luciano) ed Ivo Avido (Enrico Venti). Il protagonista è Giulio Verme (Maccio), ambientalista milanese che si avvicina ai quarant’anni con un grosso problema: il rischio di restare vittima della depressione.
Infatti non riesce proprio a socializzare con nessuno e poi anche con la fidanzata storica Franca c’è un periodo di crisi. Un disastro su tutti i fronti. All’improvviso però le cose mutano: l’uomo incontra un suo vecchio compagno di scuola che gli propone una salvezza, ovvero una pillola miracolosa che permette di usare soltanto il due per cento delle potenzialità mentali. La situazione migliora all’istante, non a caso Verme inizia a dedicarsi immediatamente anima e corpo alle donne, ai reality show, al calcio ed alle battute dozzinali. Diventa così un italiano medio, per l’appunto. La trama segue perfettamente quella del video (ispirato alle scene di Litless, con una nota polemica aggiuntiva nei confronti della nostra società moderna) che ha avuto milioni di visualizzazioni su Youtube. Sicuramente però ci saranno sviluppi inaspettati.
“Abbiamo voluto raccontare – ha detto Capatonda nell’ambito del Lucca Comics & Games 2014 – il difficile universo degli italiani, tutta la drammaticità della vita dell’uomo comune“. Un film che parla della sua generazione, che si divide tra la volontà di cambiare il proprio futuro, ma allo stesso tempo tra il menefreghismo: “Mi fa paura – ha confidato invece durante le giornate di Cinè 2014 a Riccione lo scorso luglio – fare una storia lunga da novanta minuti, ma dopo due stagioni di Mario su Mtv sono avvantaggiato”.
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