E’ andata in onda ieri, lunedì 1 dicembre, la prima parte della miniserie Qualunque cosa succeda (4.108.000 spettatori pari al 15.27 per cento di share) con protagonista Pierfrancesco Favino nei panni di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato ucciso nel 1979 da un killer (l’americano William Joseph Aricò, fatto venire appositamente e pagato ben venticinquemila dollari in contanti e con un bonifico di altri novantamila) per ordine di Michele Sindona, banchiere siciliano su cui Ambrosoli stava indagando. Tutto inizia quando quest’ultimo ha un’intuizione, ovvero che tutti i conti segreti dell’uomo sono nascosti nelle mura della sua casa. Sindona viene arrestato, ma la situazione non è così facile come sembra.
Fortunatamente Giorgio ha al suo fianco la famiglia che gli vuole bene, quindi la moglie Annalori (Anita Caprioli) ed i figli Umberto (Gregorio Ferreri), Filippo (Marco Boccardo) e Francesca (Alma Noce). Michele però minaccia il governo di raccontare segreti politici molto scabrosi e alla fine viene liberato, nonostante la cauzione sia di oltre tre milioni di dollari. Ambrosoli però non si arrende e vuole che giustizia sia fatta, anche se lo Stato non pare essere dalla sua parte (e nemmeno la Chiesa). Nella seconda parte, in onda oggi (martedì 2), vedremo l’avvocato continuare ad indagare. Ogni volta che però trova delle prove, i testimoni vengono assassinati e così anche lui sotto il portone della sua abitazione. La storia narra però che un anno dopo la morte, Sindona si è ammazzato in carcere, ingerendo del veleno.
“Sono contento che la Rai scelga di raccontare questo tipo personaggi – ha dichiarato l’attore romano in occasione della presentazione del Roma Fiction Fest – E’ importante che questa storia venga conosciuta. Sono stato colpito dall’idea radicata che Ambrosoli ha sempre avuto di giustizia”. “Se la storia di papà fosse un testo teatrale – ha scritto invece Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, su Twitter durante la messa in onda – offrirebbe la possibilità di infinite ambientazioni e scelte temporali. #QualunqueCosaSucceda”.
Foto by Facebook