Il momento che in molti attendevano con una bella dose di curiosità è finalmente arrivato: il 3 e il 5 dicembre, in prima serata su Canale 5, andrà in onda la miniserie Romeo e Giulietta prodotta dalla Lux Vide e diretta da Riccardo Donna. Con un cast composto da Alessandra Mastronardi (Giulietta), Martiño Rivas (Romeo), Elena Sofia Ricci (la Balia), Tommaso Ramenghi (Tebaldo), Vincent Riotta, Magdalena Grochowska (la madre di Giulietta), Ken Duken (Mercuzio), Andrea Bosca (Conte Paride), Giulia Lippi (Ursula, la sorella cattiva di Giulietta), Hary Prinz ed Andy Luotto, questa fiction mira a diventare una voce fuori dal coro. Nel senso che sì, racconta la storia d’amore più famosa del mondo e non è certo la prima a farlo, però aggiunge alcuni elementi nuovi. O licenze poetiche. L’epoca, innanzi tutto: non più il Cinquecento bensì il Medioevo. Poi l’ambientazione: non Verona ma un nevoso Trentino Alto Adige. Poi ci sono personaggi che Shakespeare non ha mai trattato, ovvero il fratello di Romeo e la sorella di Giulietta. E viene dato ampio spazio a una figura originariamente piuttosto defilata, cioè la Balia di Giulietta. E ancora, si indaga più a fondo sulle dinamiche familiari che hanno portato all’odio fra le famiglie cui appartengono i due innamorati, ovvero i Montecchi e i Capuleti. Tanti ingredienti sul piatto, dunque. Una necessità di cambiamento sentita innanzi tutto dal regista il quale non sente “di aver tradito – ha spiegato con un sorriso durante la conferenza stampa di presentazione – William. Anzi ho riportato la storia in qualche modo all’origine, considerando che la novella cui si ispirò lo stesso Shakespeare è ambientata nel Trecento“.
“Abbiamo pensato – sono state invece le parole del direttore Fiction Mediaset Antonino Antonucci Ferrara – che fosse interessante raccontare come, allora come oggi, spesso gli adulti riescano a rovinare le cose belle, comprese le vere storie d’amore, solo per desiderio e sete di potere“. E allora ecco che quel freddo, quelle temperature così basse, quelle atmosfere a tratti cupe diventano simbolo della freddezza dei “grandi”, alla quale si contrappone il calore derivante dal sentimento e dalla passione che uniscono Romeo e Giulietta. La Mastronardi si dice felicissima di aver avuto la possibilità di lavorare nuovamente con Elena Sofia Ricci e, più in generale, di interpretare un ruolo che ogni attrice sogna. Pone l’accento sulla perfezione e sull’impatto dei costumi e “sono una Giulietta e un Romeo diversi – ha commentato – e tanto per cominciare lui non indossa una calzamaglia bensì un’armatura. L’obiettivo è stato quello di scavare nelle loro storie familiari per capire meglio il gesto estremo che li ha fatti ritrovare contrapposti. E’ una storia d’amore, sì, ma anche una storia che pone l’accento sulla mancanza di comunicazione fra genitori e figli“.
Elena Sofia Ricci, senza dubbio la Balia più bella che si sia mai vista, assolutamente splendida con tutte le rughe al loro posto e gli occhi brillanti uniti a una simpatia innata (no, signori, non c’è traccia di ritocchini di sorta), ricorda il freddo sentito durante le riprese e ammette di aver fatto scorta di solette riscaldanti da Decathlon, di cui ha finito per usufruire anche la “sua” Alessandra. E poi confessa che un giorno ha preso fuoco insieme alla sua camicia da notte (sic!) perché s’era messa troppo vicina a una stufa. Incidenti di percorso. Un lavoro che, scherzi a parte, ha richiesto grande impegno ma che ha dato ottimi risultati e lei ne è assolutamente certa: “Sembra un prodotto americano!“. Soddisfatto anche Tommaso Ramenghi, che s’è fatto talmente coinvolgere dalle scene dei duelli che ha deciso di imparare seriamente la scherma e praticarla anche a livello agonistico: lo scorso giugno è arrivato terzo ai campionati italiani di sciabola.
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