E’ uscito ieri, giovedì 20 novembre, nelle sale cinematografiche italiane la prima parte del terzo (e penultimo) capitolo di Hunger Games dal titolo Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 1. La celebre saga tratta dai romanzi di Suzanne Collins torna quindi sul grande schermo per la regia di Francis Lawrence e con un cast invariato: Jennifer Lawrence (Katniss Everdeen), Edgar Wright (Beetee), Liam Hemsworth (Gale), Woody Herrelson (Haymitch) e ci sarà anche Philip Seympur Hoffman (Plutarch Heavensbee), scomparso lo scorso 2 febbraio a causa di un’overdose, grazie ad una riproduzione digitale; mentre tra le new entry troviamo Julianne Moore (Alma Coin), Natalie Dormer (Cressida), Robert Knepper (Antonius), Gwendoline Christie (il comandante Lyme), Patina Miller (il comandante Paylor), Evan Ross (Messalla) e Stef Dawson (Annie Cresta), Mahershala Ali (Boggs), Wes Chatham (Castor), Omid Abtahi (Holmes) e Elden Henson (Pollux).
La Ghiandaia imitatrice è uscita dall’arena, sopravvivendo così per ben due volte, ma ancora non è in salvo. Infatti Capitol è molto adirata nei suoi confronti e spera solo la vendetta. Ma chi dovrà pagare? Katniss, o almeno queste sono le intenzioni. Il presidente Snow inoltre fa sapere che questa volta nessuno riuscirà a salvarsi, quindi nemmeno gli abitanti del Distretto 12, parte dei quali si sono rifugiati nel tredicesimo. Ci troviamo come sempre in un mondo distopico e con grande sorpresa ritroviamo Peeta, catturato dal Capitol City alla fine della seconda pellicola ed ora usato dalla dittatura come strumento per contrastare tutti i ribelli (grazie ad un condizionamento psicologico e ad un lavaggio del cervello).
Le interpretazioni di tutti gli attori sono perfette come al solito ed in particolare quella della Lawrence che con il suo sguardo riesce a dire più di mille parole. La sua mimica e la sua espressione riesce a trasmettere agli spettatori la paura, ma allo stesso tempo la forza per tutto ciò che sta per affrontare. L’unica nota negativa sta nella narrazione che scorre troppo lenta e a volte risulta noiosa, quando al contrario dovrebbe esserci più azione. Sarà forse che dal primo capitolo ad oggi si è cercato di allungare il brodo, aggiungendo sempre più particolari non troppo significativi alla storia, solo per riuscire a portare avanti la saga. Sarà comunque un successo al botteghino. Questo è poco, ma sicuro.
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