Le battute, fra il grande pubblico, sono facili e si sprecano. Fra coloro che abitano il mondo del cinema, invece, serpeggia qualche comprensibile malumore. In tutti i casi, il fatto che Non c’è due senza te, la commedia con Belen Rodriguez diretta da Massimo Cappelli, sia entrata nella lista delle pellicole riconosciute “di interesse culturale” dalla Commissione per la cinematografia e abbia dunque ricevuto un contributo di 200mila euro dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, desta un po’ di sorpresa. Eppure è così, la delibera del 29 ottobre 2014 parla chiaro. Non c’è due senza te possiede i “requisiti di idoneità tecnica, qualità culturale o artistica e spettacolare” necessari per ottenere il riconoscimento in questione.
Del cast, oltre alla caliente argentina, fanno parte anche Fabio Troiano, Dino Abbrescia, Tosca D’Aquino; si raccontano le vicende di una coppia gay, formata da Moreno (Troiano) e Alfonso (Abbrescia), messa in crisi dall’entrata in scena di Laura (Belen). Sì, perché Laura farà perdere la testa a Moreno, il quale dunque si ritroverà a dubitare della propria omosessualità. Dopo una serie di vicissitudini, che vedranno coinvolti anche un bambino, una vicina pettegola (la D’Aquino), un bizzarro psicologo e alcune drag queen, il legame sentimentale fra Moreno e Alfonso sarà salvato. Un modo leggero per toccare quella che è senza dubbio una tematica importante e delicata, ovvero l’omosessualità: questo il principale merito del film.
L’elenco dei titoli giudicati di interesse culturale e quindi beneficiari di contributi comprende inoltre Ombre bianche di Fabio Mollo, La battaglia di Gotthene di Piero Sanna, L’attesa di Piero Messina e Via Ungaretti 25 di Andrea Iannetta: anche per questi 200mila euro. Ne ricevono 150mila, ancora, Polvere rossa di Marco Amenta, un documentario dedicato allo stabilimento Ilva, Fango e Gloria. La grande guerra di Leonardo Tiberi, Bella e perduta di Pietro Marcello, Mi chiedi quanto ti mancherà di Francesco Fei, Sarà bello di Paolo Columba e Fantasticherie di un passeggiatore solitario di Paolo Gaudio.
100mila euro per L’amore non perdona di Stefano Consiglio e La linea sottile di Sangiovanni e Nina Mimica, 50mila euro per A Blast del greco Syllas Tzoumerkas. La strada facile di Vincenzo Lauria non ha ottenuto denaro ma solo il riconoscimento di interesse culturale. Fra gli esclusi La profezia dell’armadillo di Valerio Mastandrea, tratto dalla graphic novel omonima di Zerocalcare. Un’esclusione che fa parecchio pensare, oltre che discutere.
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