Hungry Hearts è il nuovo film di Saverio Costanzo, presentato in anteprima in concorso alla settantunesima Mostra del Cinema di Venezia lo scorso 31 agosto. Un thriller psicologico che ha fatto guadagnare al regista il Leoncino d’Oro Agiscuola e ai due protagonisti Adam Driver e Alba Rohrwacher (rispettivamente nei panni di Jude e Mina) la Coppa Volpi. La pellicola – ispirata al romanzo Il bambino indaco di Marco Franzoso – arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 15 gennaio grazie a 01 Distribution: è la storia di Jude e Mina che s’incontrano per caso a New York e vengono travolti subito dalla passione.
Non solo. Infatti i due si sposano e si ritrovano ben presto futuri genitori. Insomma, per loro è l’inizio di una nuova vita insieme. Fin dai primi mesi di gravidanza la donna si convince – influenzata da una guida spirituale, oltre che dal suo istinto materno – che suo figlio sarà speciale. Indaco, appunto. Mina deve quindi proteggerlo dal mondo esterno per preservarne la purezza, evitando così un’alimentazione ordinaria (che potrebbe contaminarlo), prediligendo cibi specifici (a determinati orari) e tenendolo addirittura lontano dalla luce. Jude l’asseconda, fin quando non capisce che il suo bambino è in pericolo di vita. Inizia così una battaglia di coppia, fatta di silenzi e tensioni, mossa dalla disperata ricerca di una soluzione che si concluderà però con conseguenze drammatiche.
E’ il film che non ti aspetti. O almeno così l’hanno definito in molti dopo la proiezione in Laguna (terminata con una valanga di applausi). Si tratta sicuramente dell‘opera più matura di Costanzo (dopo Caffè mille luci del 2001, Sala rossa del 2002, Private del 2004, In memoria di me del 2007 e La solitudine dei numeri primi del 2010): “Ho cercato – ha dichiarato il regista – di usare il mio istinto ed eliminare i pensieri, di avere il coraggio di guardare frontalmente a ciò che volevo raccontare. E’ un momento momento difficilissimo di mutazione, io desidero raccontare cosa diventano questi due genitori durante e dopo la nascita“.
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