Un po’ Sliding Doors con un pizzico di Serendipity. Questo è il film di Benoit Jacquot, interpretato da Benoît Poelvoorde, Charlotte Gainsbourg, Chiara Mastroianni, Catherine Deneuve. La vita è frutto di casualità? esiste il destino? come pilotiamo quello che ci accade? In “Tre cuori” tutto accade come spesso avviene nella vita di tutti i giorni.
Marc è un ispettore delle imposte che una sera perde il treno che dovrebbe riportarlo a Parigi. In stazione incontra Sylvie e con lei scatta un feeling immediato; camminano svariate ore parlando di tutto e di niente e decidono di darsi un appuntamento a Parigi, senza però scambiarsi i numeri di telefono nè dirsi il nome. Marc, per un contrattempo, arriverà tardi all’appuntamento. Sylvie, delusa, lo aspetterà invano per poi andarsene. I due si perdono ma poi si ritrovano in una maniera rocambolesca, come spesso accade quando è destino che ci si debba incontrare. Marc infatti si innamora della sorella di Sylvie, senza sapere della parentela che le lega. Cosa fare ora?
Il film, dai toni del melodramma, gioca sui tre cuori dei protagonisti e sul cuore di Marc, malato e bisognoso di cure. Tutti e tre affrontano l’amore in modi diversi, si gettano tra le braccia dell’amato o ne hanno fortemente paura. Si ritrovano incastrati in dinamiche più grandi di loro e non riescono a prendere decisioni dettate dai sentimenti. Benoit Jacquot ha raccontato così la sua opera: “Inconsapevolmente, la gente vuole versare lacrime di gratitudine… Sono grati che chi è sullo schermo provi quello che loro non vorrebbero mai provare. Si sentono al sicuro. Ed è per questo che nel film tutto deve apparire familiare. Il pathos, le abitudini, i volti devono stare alla giusta distanza. Dopotutto, il melodramma è contemporaneo e senza tempo“.
photo by Facebook
