Le riprese sono durate circa un mese, c’è stata una polemica per il mancato approdo all’ultima edizione del Festival di Roma ma adesso è tutto pronto per l’arrivo nelle sale: Non escludo il ritorno, film dedicato alla vita di Franco Califano e diretto da Stefano Calvagna, esce il 6 novembre. Per raccontare e svelare una serie di aneddoti riguardanti gli ultimi dieci anni di vita del Califfo, il quale ha le sembianze dell’imitatore nonché suo amico fraterno Gianfranco Butinar.
“Ho cercato – ha detto il regista – di rappresentare la parte più intima di Franco, la malinconia, la noia, la solitudine, che in pubblico non faceva mai vedere“. Le polemiche relative all’evento romano sono già acqua passata, Calvagna non ha alcuna intenzione di alimentarle e/o riaprirle anche se non risparmia una frecciatina: “il festival è finito, ma forse potevano trovare uno spazio di un’ora e mezza per un’opera come questa, visto che c’è stato spazio per il film sugli Spandau Ballet“. Non è facile dargli torto, eh.
Aneddoti finora ignoti a molti se non a tutti, dicevamo. Ma anche la frustrazione per i riconoscimenti che riteneva di meritare e invece non sono mai arrivati; e, d’altra parte, l’incredibile affetto dei suoi fan che l’ha accompagnato nel corso della carriera, senza soluzione di continuità. E poi le sue abitudini, i suoi gusti, le persone che hanno fatto parte del suo universo affettivo: ecco cosa propone Calvagna. Sottolineando che “nel film ho messo tutte cose vere, dal fatto che correva in macchina al sogno di conoscere papa Ratzinger, che non ebbe il tempo di incontrare nonostante gli fosse stata concessa un’udienza privata, all’umiliazione per le polemiche sulla concessione della legge Bacchelli, che lui non sapeva neanche cosa fosse. Il film è un mix di aneddoti simpatici e parti più riflessive“.
“Ho conosciuto bene Franco – aggiunge – e con questo film volevo davvero rendergli il giusto omaggio e così ho persino usato in scena i suoi vestiti e oggetti personali. Peccato soltanto non aver potuto girare in quella che è stata l’ultima sua casa, nel frattempo riaffittata“. Il regista firma anche la sceneggiatura in collaborazione con gli amici più intimi di Califano fra cui lo stesso Butinar. Dal 6 novembre al cinema.
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