E’ arrivato anche nelle sale italiane Boyhood, originale film di Richard Linklater (conosciuto soprattutto grazie alla trilogia composta da Prima dell’alba, Prima del tramonto e Before Midnight) le cui riprese sono durate soltanto 39 giorni, ma distribuiti nell’arco di ben 12 anni ovvero fra il 2002 e il 2013. Il regista texano ha scelto di seguire davvero la crescita di un bambino, da quando aveva 6 anni fino a quando ha raggiunto la maggiore età. Il protagonista si chiama Mason, è interpretato da Ellar Coltran e vive in Texas con la madre Olivia (Patricia Arquette) e la sorella maggiore Samanta (Lorelei Linklater, la figlia di Linklater); il padre (Ethan Hawke) resta vicino ai propri figli nonostante il divorzio, l’irrequietezza sentimentale di Olivia e i suoi frequenti traslochi.
BOYHOOD, IL TRAILER ITALIANO: GUARDA
I componenti del cast sono rimasti sempre gli stessi, dunque sono invecchiati – o cresciuti, a seconda dei casi – davanti all’occhio della macchina da presa. Mai prima d’ora, nella storia del cinema mondiale, era stato fatto qualcosa di simile. E già questo è un motivo sufficiente per applaudire il regista texano e accomodarsi su qualche poltrona in sala. Fa un effetto incredibile vedere il volto e il corpo di Coltron cambiare, percorrere la strada che porta a un uomo fatto; e di grande impatto sono anche i cambiamenti di Hawke, della Arquette, di tutti gli interpreti. Il mutamento degli ambienti, dei paesaggi, dei modi di vestire e di muoversi nella quotidianità.
A ciò si aggiunga che il costo di questa pellicola è stato ridotto all’osso: testimonianza del fatto che la vera creatività e la libertà non hanno bisogno di chissà quali risorse economiche. Con una madre che continua a cercare l’amore ma puntualmente sbaglia compagno e si ritrova fra le mani un fallimento, un padre musicista che sa essere educatore ma anche amico e la sorella, Mason definisce la propria identità. Sullo sfondo, il Texas e il resto del mondo con le sue problematiche, i drammi e i grandi avvenimenti, dalla guerra in Afghanistan all’elezione di Obama. Vincitore dell’Orso d’argento alla Berlinale, Boyhood è un film che andrebbe visto. Comunque.
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