E’ iniziata ieri, sul canale Fox, la quarta stagione dell’amatissima serie televisiva Homeland, con protagonista Clare Danes nella parte dell’agente della CIA Carrie, geniale e sveglia nel lavoro, ma nel privato affetta da un disturbo bipolare, che le causa non pochi problemi. La terza stagione si è conclusa con la morta per impiccagione di Brody (Damian Lewis), amante di Carrie e marine terrorista, e con la disperazione dei fan e una domanda: come sarebbe continuata la quarta stagione senza l’amato Brody?
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I nuovi episodi riprendono sei mesi dopo la fine degli ultimi e ritroviamo Carrie alle prese con il ruolo di madre: ha infatti partorito la figlia che aspettava da Brody e cerca di andare avanti nonostante la mancanza del marine, anche se il suo fragile equilibrio è minato dalla morte del compagno. Carrie lavorerà per una base della CIA in Asia meridionale e si dividerà fra Afghanistan e Pakistan. Nella nuova serie non mancheranno altri personaggi, a cui il pubblico è molto affezionato, come Saul Berenson (Mandy Patinkin) e Peter Quinn (Rupert Friend). Saul, altra colonna portante della serie, è stato cacciato dalla CIA ma entrerà a far parte dell’intelligence privata, mantenendo un rapporto di mentore e amico di Carrie.
La sfida, per creatori della serie, sarà mantenere alta l’attenzione nonostante la scomparsa dalla serie di Brody e fare in modo che il pubblico si appassioni nuovamente alle vicende di Carrie; uno degli sceneggiatori, intervistato pochi giorni fa proprio su un possibile ritorno del protagonista maschile, ha escluso categoricamente un colpo di scena, atteso in realtà da tutti i fan della serie. Non resta che vedere cosa succederà nei prossimi episodi, anche se sembra che la serie sarà incentrata, soprattutto, sulla psicologia di Carrie.
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