Prenderà il via giovedì 16 ottobre, andrà avanti fino al 25 – la location è l’Auditorium Parco della Musica – e mira anche a valorizzare la nuova commedia italiana: è per questo che il Festival internazionale del Film di Roma 2014 sarà inaugurato da Soap Opera di Alessandro Genovesi (con Fabio De Luigi, Cristiana Capotondi, Ricky Memphis, Elisa Sednaoui, Chiara Francini, Ale e Franz, Diego Abatantuono) e chiuderà i battenti con Andiamo a quel paese di Salvatore Ficarra e Valentino Picone (con Fatima Trotta, Tiziana Lodato, Nino Frassica).
Regista, sceneggiatore, attore, autore teatrale e radiofonico milanese, Genovesi ha già diretto gli apprezzati La peggior settimana della mia vita e Il peggior Natale della mia vita e in questa nuova pellicola descrive gli intrecci e gli equivoci – sentimentali e non – fra gli inquilini di un condominio nella notte di Capodanno. “Francesco (Fabio De Luigi) – si legge nella sinossi ufficiale – ancora innamorato della sua ex Anna (Cristiana Capotondi), la quale scopre essere incinta di un altro uomo; Paolo (Ricky Memphis) che aspetta un figlio dalla moglie ma viene assalito da dubbi in merito alla propria sessualità; la bellissima Francesca (Elisa Sednaoui) il cui ex fidanzato si è appena suicidato; Alice (Chiara Francini) star di una nota soap opera televisiva e con la passione per gli uomini in divisa; Gianni e Mario (Ale e Franz) esilaranti fratelli legati strettamente da un incidente che costringe uno dei due su una sedia a rotelle e l’altro ad accudirlo. Con l’arrivo inaspettato del Maresciallo dei Carabinieri Gaetano (Diego Abatantuono), i nostri inquilini vivranno una notte piena di colpi di scena che cambierà irrimediabilmente le loro vite“.
Ficarra e Picone tornano invece alla regia dopo i successi ottenuti con Nati stanchi, Il 7 e l’8, La Matassa e Anche se è amore non si vede. Come di consueto indossano non solo le vesti di registi ma anche di sceneggiatori e interpreti principali. I loro personaggi sono due disoccupati che fanno ritorno nel paesino siciliano d’origine immaginando una soluzione per uscire dalla crisi; tuttavia “l’impatto con la nuova realtà non risulterà per nulla facile: i due si ritroveranno a vivere in un contesto diverso da quello che si erano immaginati: un paese pieno di anziani, da cui però è impossibile non poter trarne beneficio. Ogni anziano rappresenta una pensione, un bel bottino per i due disoccupati…“.
In questi due film italiani “trova nuova vita l’anima della commedia e lo spirito del comico – commenta Marco Müller, direttore artistico del Festival – Vale a dire: in Soap Opera, l’anima appassionata e tenera, la felicità sorgiva della commedia; e in Andiamo a quel paese, lo spirito generoso ma travolgentemente gaglioffo del cinema comico, la galleria multiforme di maschere e tipi irriducibili alle pretese di ragionevolezza della contemporaneità del cinema comico“.
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