Dopo la presentazione in anteprima assoluto durante l’ottava edizione del Roma Fiction Fest, è arrivato in tutti i cinema italiani ieri, giovedì 18 settembre, L’Ape Maia – Il film diretto da Alexs Stadermann e distribuito dalla Notorious Pictures in ben 260 copie. Maia nasce in un alveare dove non è facile essere diversi: i suoi modi buffi la mettono in conflitto con l’Ape Regina che nel frattempo sta organizzando un furto di pappa reale. Maia decide allora di chiamare a raccolta tutti gli insetti per fermarla ed anche le temute vespe.
Si tratta di un reboot (anche se la doppiatrice è sempre quella storica, Antonella Baldini), ma accanto a lei troviamo sempre il fuco Will, il topo Alessandro, la cavalletta Flip, lo scarafaggio Kurt, il lombrico Max, il ragno Tecla e la mosca Puck. Trovandoci di fronte ad un cartone animato, certamente non ci possiamo aspettare un capolavoro dalla sceneggiatura impeccabile in stile La grande bellezza, anche perché si tratta di un film per bambini e per diverse generazioni. I genitori possono passare un sabato pomeriggio divertente con i loro figli, insieme a quell’ape che ha accompagnato la loro infanzia. E’ infatti nel 1980 che l’anime giapponese è sbarcato in Italia e precisamente sulla Rete Ammiraglia, riscuotendo un enorme successo.
Impossibile non amare questo personaggio. Come ogni favola che si rispetti ha anche una morale, ovvero quell’insegnamento relativo a un principio etico o un comportamento: un messaggio pacifista, visto che si può trovare un punto d’accordo anche tra api e vespe. Per raggiungere il bene comune e quindi uno scopo che faccia bene a tutti, nonostante le difficoltà. Tutto questo è possibile anche nella vita? Una pellicola piacevole, 79 minuti di risate in cui anche i più grandi potranno tornare piccini. Sicuramente rispetto al passato si potranno notare differenze di grafica, ma anche perché col passare degli anni le tecniche si sono sviluppate e le immagini risultano più nitide e più reali. Come reagiranno i vecchi estimatori?
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