Ha preso il via sabato 13 settembre l’ottava edizione del Roma Fiction Fest come di consueto presso l’Auditorium Parco della Musica e con la nuova direzione di Carlo Freccero (al posto di Steve Della Casa): la prima giornata è stata dedicata in gran parte ai bambini con il film delle Tartarughe Ninja e dell’Ape Maia, mentre è stata la seconda ad aprire ufficialmente la manifestazione con proiezioni esclusive e la classica cerimonia d’apertura. La kermesse capitolina dedicata alla fiction italiana e straniera ha ospitato nomi illustri come il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ed il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Non poteva mancare poi l’intero cast della miniserie Qualunque cosa succeda, Giorgio Ambrosoli, una storia vera composto da Pierfrancesco Favino (insieme alla moglie Anna Ferzetti), Roberto Herlitzka, Matteo Levi, Alberto Negrin, Andrea Porporati, Andrea Gherpelli (con la compagna, la cantante Lidia Schillaci, leggi su Velvet Music), Massimo Popolizio, Giovanni Esposito, Marco Boccardo, Gregorio Ferreri, Alma Noce, Francesca Beggio, Claudio Bigagli, Giovanni Vettorazzo, Riccardo Lombardo, Teresa Acerbis, Francesco Bonomo ed Emilio Bonucci. Ed inoltre anche altri attori come Euridice Axen, Elisabetta Pellini, Edoardo Pesce, Benedetta Valanzano e gli internazionali Goran Visnjic ed Allison Tolman.
E’ stata proprio la serie con protagonista Favino la prima anteprima della manifestazione: nelle due puntate l’attore romano veste i panni di Giorgio Ambrosoli, l’avvocato assassinato nel luglio del 1979 da un killer (William Joseph Aricò, fatto venire appositamente dall’America e pagato con 25mila dollari in contanti ed un bonifico di altri 90mila dollari) per ordine del banchiere siciliano Michele Sindona, sulle cui attività l’uomo stava indagando come commissario liquidatore della sua Banca Privata Italiana. “Sono contento che la Rai scelga di raccontare questo tipo personaggi – ha dichiarato Pierfrancesco attraverso i microfoni di Rai News – E’ importante che questa storia venga conosciuta. Sono stato colpito dall’idea radicata che Ambrosoli ha sempre avuto di giustizia“.
Foto by Velvet Cinema