Sicuramente Leo Messi non avrebbe mai immaginato che la sua vita potesse diventare un film. O forse sì. Perché lui sa che può accadere di tutto ed è meglio non mettere limiti alla Provvidenza e alle previsioni. Un film su Messi, dunque. Anzi, per l’esattezza un documentario intitolato semplicemente Messi, diretto dallo spagnolo Alex de la Iglesia, prodotto da Mediapro, distribuito da Film Factory e che chiuderà le Giornate degli Autori alla Mostra internazionale del Cinema di Venezia. Si basa sulla sceneggiatura del campione del mondo Jorge Valdano ed è un sapiente mix di immagini d’archivio, interviste e ricostruzioni realizzate con alcuni attori; le conversazioni sul celebre calciatore saltano da un tavolo all’altro nel corso di una cena a cui partecipano anche si incrociano in più tavoli ad una cena cui partecipano anche il campione olandese ex allenatore del Barcellona Johann Cruyff, i compagni di squadra nel Barca Iniesta, Piquè, Mascherano, l’ex ct dell’argentina Cesar Luis Menotti, giornalisti e scrittori che palesano le loro analisi riguardante questo fenomeno – perché è un vero e proprio fenomeno – di portata mondiale.
Presenti all’appello anche alcuni volti che hanno popolato l’infanzia di Messi, compresi la sua “sorella” di latte Cintia ed le ex maestre. E allora, ecco persino i filmini inediti delle recite scolastiche, delle prime partite, ecco aneddoti e racconti che aiutano a conoscere meglio questo ragazzo un po’ timido, che s’è innamorato presto del calcio e al calcio ha donato – con i risultati che sappiamo – tutto se stesso.
Lionel Messi detto Leo è nato a Rosario, in Argentina, nel 1987. Da piccolo lo chiamavano Pulga (Pulce) a causa della sua statura piuttosto ridotta. Ha iniziato a giocare a calcio a soli cinque anni, mostrando subito un incredibile talento. La società polisportiva River Plate di Buenos Aires ha mostrato interesse nei suoi confronti ma non ha potuto andare oltre perché non possedeva il denaro sufficiente per curare l’insufficienza ormonale diagnosticatagli all’età di undici anni. Così è subentrato il Barcellona, che ha risolto i problemi di salute di Leo dopo il trasferimento in Spagna. E proprio lì, nella patria dei toreri, ha preso inizio la sua folgorante carriera…
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