Ha avuto una vita lunga e prolifica, costellata di successi. Si è spento alla veneranda età di novant’anni ma la notizia della sua scomparsa ha ugualmente un sapore amaro: perché Sir Richard Attenborough era un numero uno. Un artista di quelli con la A maiuscola, che per qualche motivo di considerano eterni. E il loro addio lascia tutti un po’ spiazzati. Il mitico attore e regista inglese ha conquistato nel 1984 un Premio Oscar per Gandhi e successivamente è stato il protagonista di Jurassic Park nei panni di John Hammond: per questo e altri motivi, dimenticarlo sarà veramente impossibile.
L’annuncio della sua morte è giunto da uno dei figli, Michael. E’ nato a Cambridge nel 1923, Attenborough, con il sacro fuoco della recitazione che gli scorreva nelle vene. Il debutto in teatro risale al ’42, nel giro di qualche anno è arrivato il successo. Con il successo, poi, è arrivato anche il grande schermo. Ed ecco il trionfo con La grande fuga, nel 1963 al fianco di Steve Mc Queen, e con il ruolo di Roger Bartlett. Ecco una serie di magnifiche performance fra cui è doveroso citare quella legata a Il dottor Dolittle e a Il volo della fenice; ecco anche le esperienze come regista, da cui presero vita appunto Gandhi – otto Oscar tra cui Miglior Film e Migliore Regia – e Charlot, con l’altrettanto talentuoso Robert Downey Jr. a interpretare Charlie Chaplin.
Il cinema era un’infinita passione per Richard, ma non tutto il suo mondo. Ha dedicato anche tanto tempo e denaro per cause benefiche, è stato per ben trentatré anni presidente di una campagna finalizzata a raccogliere fondi per la lotta alla Distrofia muscolare, nonché ambasciatore dell’Unicef e testimonial di numerose altre iniziative umanitarie.
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