Per lungo tempo i nomi di Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger sono stati associati a una rivalità accesa, ma puramente professionale. Hanno incarnato entrambi la forza, la potenza, hanno portato sul grande schermo personaggi cult come Rambo e Terminator, Rocky e Conan il barbaro. Hanno anche recitato insieme, per la gioia dei fans e pure dei produttori: basti pensare a quando li abbiamo visti fronteggiarsi sul ring o alla saga di The Expendables, o molto più di recente alla pellicola Escape Plan – Fuga dall’inferno ambientata nel mondo carcerario. Ma ormai sembrava certo che fossero avversari soltanto per esigenze di mercato e non nella realtà, anzi ultimamente si sono mostrati addirittura “amici”. E invece no. C’è stato dell’odio. Odio vero. Ed è Stallone ha rivelarlo.
“Ci sono state volte – ha detto Sly una volta per tutte – in cui ci trovavamo nella stessa stanza e io avrei voluto strangolarlo“. Altro che amici. E vien da pensare ad alcune frasi pronunciare qualche tempo fa da Schwarzy, frasi di tutt’altro tenore: “(…) ciascuno spingeva l’altro. E credo sia un esempio perfetto di sana competizione. A goderne è il pubblico, sono i fan, perché lui cercava di superare me, io cercavo di superare lui, ed è stato così per interi decenni. Insomma, lo sapete, chi ha il corpo migliore, chi il più muscoloso, chi è quello meno grasso, chi è quello che uccide di più, chi ha i mitragliatori più grossi, o gli elicotteri più veloci. È sempre competizione, e ti fa lavorare meglio“.
Beh, di certo non sarà contento di sapere che invece Stallone nutriva l’istinto di mettergli le mani intorno al collo e stringere forte… Sarà anche colpa del fatto che, quando era sposato con Brigitte Nielsen, lei l’ha tradito proprio col collega?
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