Continuano le riprese della fiction Un passo dal cielo, ormai giunta alla terza stagione. Il protagonista è sempre lui, Terence Hill, 75 anni portati in modo a dir poco splendido. Terence torna a indossare la divisa di Pietro, il capo della squadra del Corpo forestale di San Candido, ed è davvero in ottima forma. L’incidente di cui è rimasto vittima a pochi giorni dal primo ciak, infatti, per fortuna non ha lasciato tracce. Perché sì, qualche tempo fa il noto attore ha avuto un problema con il cavallo scelto per questa nuova serie. Un cavallo che lui già conosceva e che aveva cavalcato, ma che di recente era stato addestrato per il reining, una particolare disciplina equestre. “Perciò – racconta Terence nel corso di un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni – fin dall’inizio non è stato facile lavorare con lui. Andavamo in una direzione e lui, di colpo, si voltava e andava da un’altra parte“. Un giorno, mentre giravano una scena vicino a una grotta, l’animale si è girato improvvisamente. Forse spaventato da qualcosa.
“Ho capito subito – continua l’attore – quello che sarebbe potuto accadere, così ho provato a scendere ma lui non mi ha dato il tempo di allontanarmi e mi ha tirato un calcio sulla gamba“. Terence non ha detto nulla, preferendo non creare allarmi. Ha continuato a recitare come se nulla fosse, ma nel giro di qualche giorno la gamba si è gonfiata e dunque si sono resi necessari alcuni accertamenti. Dai quali è emerso che “il calcio mi aveva incrinato l’osso. Sono dovuto stare cinque giorni fermo, con la gamba sollevata, e poi ho cominciato a lavorare“. E il cavallo? Grazie al cielo, col tempo si è calmato. E’ diventato più tranquillo. Tutto è bene quel che finisce bene, come si suol dire.
Per quanto riguarda la fiction, Terence fa sapere che anche Pietro “sarà più tranquillo” e che ci sarà un’altra storia legata a Natasha, una ragazza ucraina che ha le sembianze di Caterina Shulha e che è entrata in scena durante la seconda stagione: “scoprirà che il figlio che ha dato alla luce è vivo e non morto come le avevano fatto credere i suoi aguzzini“.
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