Con le sue urla e il suo sguardo denso di terrore ha contribuito a fare di Non aprite quella porta (The Texas Chainsaw Massacre) un cult del cinema horror internazionale: stiamo parlando di Marilyn Burns, naturalmente. Che è deceduta ieri, 5 agosto, a soli 65 anni. Presto. Molto presto. La causa del decesso è ancora sconosciuta per volontà dei parenti: “E’ con grande tristezza – ha detto il suo agente tramite un comunicato stampa – che posso ufficialmente confermare la morte di Marilyn. E’ stata trovata senza vita da un membro della sua famiglia. E’ successo a Houston nel suo Texas. Al momento la famiglia chiede privacy. Presto saranno rivelati nuovi dettagli“.
Nel celebre film del 1874, diretto da Tobe Hooper, la Burns ha interpretato la parte di Sally Hardesty: unico personaggio ancora in vita alla fine della vicenda, unico sopravvissuto alla terribile motosega di faccia di cuoio. Per ben venti minuti appare legata a un tavolo, tormentata dai cannibali del Texas, e quelle scene sono davvero difficili da dimenticare. Marilyn ha girato un altro film con Hooper nel 1977, Quel motel vicino alla palude; ha poi dato vita a Linda Kasabian nella miniserie televisiva Helter Skelter, basata sulla figura di Charles Manson e dei componenti della sua setta. Ancora, e negli anni Ottanta ha lavorato – ma senza grandi risultati – in Kiss Daddy Goodbye (affiancando il cantante Fabian Forte) e Future-Kill.
La Burns ha avuto un cameo anche in Non aprite quella porta 4 e proprio in questo 2014 ha recitato nell’horror indipendente Sacrament (2014) e nel film drammatico In a Madman’s World, che attualmente è in post produzione. Sembrava stesse bene, sembrava che la salute non le mancasse: cosa sarà successo?
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