Arriverà in autunno “1992”, serie tv in cui la vita di sei persone comuni s’intreccia col terremoto politico e sociale innescato dall’inchiesta Mani Pulite. Il progetto nasce da un’idea di Stefano Accorsi: con lui ecco Pietro Ragusa (Gherardo Colombo), Antonio Gerardi (Antonio Di Pietro), Natalino Balasso (Piercamillo Davigo), Domenico Diele (Luca Pastore) e Alessandro Roja (Rocco Venturi). Una squadra di attori, un pool di magistrati (e non), il tutto a colorare una storia piena di misteri, una pagina amara della giustizia italiana. Tangentopoli travolse l’Italia di quel tempo: sono trascorsi 22 anni dalla scena (impietosa) di quei soldi – tangenti – gettati nel water dall’allora presidente del Pio Albergo Trivulzio Mario Chiesa. Questa l’apertura di “1992”, regia di Giuseppe Gagliardi, serie kolossal che andrà in onda su Sky Atlantic il prossimo autunno: un vero terremoto politico e sociale…
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1992
Come detto in apertura, il progetto “1992” nasce da un’idea di Stefano Accorsi: lui, Leonardo Notte, uomo di marketing dal passato oscuro, è uno dei primi a ‘sperare’ in quel tempo, nell’occasione della sua vita. Corrotti e corruttori, politici e magistrati, senza soluzione di continuità: è fitta la ragnatela di Mani Pulite, qui s’incrociano i destini degli imprenditori e delle soubrette della tv, come Veronica (Miriam Leone), anche lei travolta dal crollo della Prima Repubblica e in cerca di nuova gloria catodica.
Una (brutta) storia italiana
I primi anni ’90 sono quelli della procura milanese vista dalla tv e in tv, sono i tg che danno luce ai “nuovi italiani” che cercavano di capire qualcosa di più grazie a un tizio chiamato Paolo Brosio, cronista di Rete 4 col tram alle spalle. L’Italia di ieri vista con gli occhi di chi, oggi, vive storie uguali e diverse, sullo sfondo di qualcosa che è sì cambiato, ma non terminato, non consegnato al passato. Tra intrecci, intercettazioni, tradimenti, sesso, denaro. E potere.
Serie kolossal
“1992” non è stata fatta in una settimana. E’ un mastodontico progetto che conta tremila comparse, sorretto da una buona dose di immagini di repertorio. Per certi versi, Mani pulite arriva sul piccolo schermo, con la consapevolezza di essere un prodotto di successo, sulla scia del celebrato Gomorra (anche quest andato in onda su Sky). Quell’Italia cruda e in bianco e nero che, volenti o nolenti, continua a fare storia.
(foto by facebook)
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