Ci siamo quasi: il 6 agosto prenderà il via la 67esima edizione del Festival di Locarno, per il secondo anno con la direzione artistica di Carlo Chatrian. Fino al 16 sarà un susseguirsi di anteprime, ospiti italiani e internazionali, eventi di sorta e masterclass. Il film scelto per dare il via all’evento è Lucy, il thriller d’azione diretto da Luc Besson che ha come protagonisti una sensualissima Scarlett Johansson e un ottimo Morgan Freeman e che verrà proiettato in anteprima nazionale nel corso di una soirée in Piazza Grande davanti a ottomila spettatori. Alla cerimonia saranno presenti Melanie Griffith – in una delle sue prime uscite da single dopo la fine del matrimonio con Antonio Banderas – e Jean-Pierre Lèaud, uno fra gli attori prediletti da Francois Truffaut, che riceverà il Pardo alla carriera. Il parterre degli ospiti di quest’edizione sarà particolarmente nutrito, con altri celebri volti fra cui quelli di Juliette Binoche, Mia Farrow, Dario Argento, Martín Rejtman, Eran Riklis, Pedro Costa e Aleksandr Sokurov; Roman Polanski sarà protagonista anche di una masterclass.
Diciassette i titoli in concorso, che si contenderanno il Pardo d’oro assegnato da una giuria presieduta da Gianfranco Rosi e di cui fanno parte il regista tedesco Thomas Arslan e le attrici Sonia Braga e Connie Nielsen. L’Italia sarà rappresentata da Perfidia, opera prima del sassarese Bonifacio Angius (“la storia di un padre e di un figlio – si legge nella sinossi ufficiale – che si avvicinano quando ormai è troppo tardi, di personaggi abbandonati a loro stessi in una grande solitudine, in un mondo senza pietà e senza speranza, dove non esistono i buoni e dove non ci sono cattivi“), il quale dovrà vedersela con pellicole di indubbio valore come Nuits Blanches sur la Jetée di Paul Vecchiali, Cavalo Dinheiro del portoghese Pedro Costa, i documentari The iron Ministry di J.P. Sniadecki e L’Abrì dello svizzero Fernand Melgar. E ancora, Dos disparos di Martin Rejtman, La Principessa di Francia di Matias Pineiro, Ventos De Agosto del brasiliano Gabriel Mascaro e Navajazo dell’esordiente messicano Ricardo Silva.
Fra le proiezioni serali del Festival di Locarno 2014 è doveroso porre l’accento su Love Islands di Jasmila Zbanic, The hundred foot journey di Lasse Hallström e Sils Maria di Olivier Assayas, con Juliette Binoche nel ruolo di una star in crisi che si trasferisce nei pressi di un lago dell’Engadina per ritrovare se stessa.
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