Nei panni da duro Brad Pitt ci sa fare, diciamolo. Meglio ancora se sono i panni di un soldato. Così, dopo aver messo indossato quelli del tenente Aldo Raine in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (correva l’anno 2009), ora gli calzano a pennello quelli di Wardaddy, sergente a capo di un plotone di soldati impegnati a fronteggiare la Germania alla fine della Seconda guerra mondiale: è Fury, il nuovo film di David Ayer.
Il suo personaggio è un tipo tosto ma allo stesso tempo carismatico e dotato di una grande sensibilità: “Gli ideali sono pacifici. La storia è violenta“, dice per esempio. Ambientato nell’aprile del 1945, Fury racconta il cammino finale degli Alleati verso la Germania; il plotone guidato da Wardaddy è stato decimato, restano pochi sopravvissuti – interpretati da Shia LaBeouf, Logan Lerman, Michael Peña e Jon Bernthal, Jason Isaacs – e le scene sono ambientate principalmente all’interno di un carro-armato. Nell’ambito della vicenda generale se ne sviluppa una in particolare: il rapporto fra Wardaddy e la recluta interpretata da Logan Lerman (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) appena arrivato sul campo di battaglia e ancora fin troppo inconsapevole dell’orrore che li aspetta.
“Fury – si legge nella sinossi ufficiale – è ambientato alla fine della seconda guerra mondiale, nell’aprile del 1945. Mentre gli Alleati si apprestano a dare la loro spinta finale nel teatro europeo, un agguerrito sergente dell’esercito di nome Wardaddy (Brad Pitt) comanda un carro armato Sherman e il suo equipaggio di cinque uomini in una missione mortale dietro le linee nemiche. In inferiorità numerica e con minor potenza di fuoco, Wardaddy e i suoi uomini devono affrontare forze schiaccianti nel loro eroico tentativo di colpire il cuore della Germania nazista“.
Fury arriverà in Italia il prossimo 13 novembre. Ecco il primo trailer ufficiale:
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