Finalmente è stato pubblicato il primissimo teaser trailer di Hunger Games: Il canto della rivolta – parte 1 (terzo capitolo della saga fantasy tratta dai libri di Suzanne Collins, dopo Hunger Games del 2012 e Hunger Games – La ragazza di fuoco del 2013) che arriverà nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 20 novembre (per la seconda parte invece bisognerà aspettare addirittura fino al 20 novembre dell’anno successivo). In realtà non si tratta proprio di un vero teaser, ma di un inquietante messaggio di propaganda su Panem (nazione immaginaria in cui si svolgono le vicende della trilogia) lanciato dal President Snow (interpretato da Donald Sutherland) al fianco di un muto ed immobile Peeta (Josh Hutcherson).
Le immagini del video internazionale in meno di ventiquattro ore hanno fatto il giro del mondo, sfiorando le quattro milioni di visualizzazioni. Nel cast figurano come sempre Jennifer Lawrence (Katniss Everdeen), Edgar Wright (Beetee), Liam Hemsworth (Gale) e Woody Herrelson (Haymitch), mentre tra le new entry troviamo Julianne Moore (Alma Coin), Natalie Dormer (Cressida), Robert Knepper (Antonius), Gwendoline Christie (il comandante Lyme), Patina Miller (il comandante Paylor), Evan Ross (Messalla) e Stef Dawson (Annie Cresta), Mahershala Ali (Boggs), Wes Chatham (Castor), Omid Abtahi (Holmes) e Elden Henson (Pollux). E ci sarà anche Philip Seympur Hoffman (Plutarch Heavensbee) – ucciso lo scorso 2 febbraio da un’overdose – grazie ad una riproduzione digitale (quando l’attore è morto mancavano solo pochi ciak per concludere la pellicola).
In questo terzo film – diretto da Francis Lawrence, scritto da Danny Strong con Peter Craig e prodotto dalla Color Force di Nina Jacobson con Jon Kilik – Katniss si trova nel Distretto 13: sotto la guida della Presidentessa Coin ed i consigli dei suoi fidati amici, la protagonista spiega le sue ali in una battaglia per salvare Peeta (catturato da Capitol City alla fine del secondo lungometraggio ed ora usato dalla dittatura come strumento per contrastare i ribelli, grazie ad un lavaggio del cervello ed un condizionamento psicologico) ed un intero Paese incoraggiato dalla sua forza.
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