Boyhood è certamente un esperimento cinematografico interessante: prima di questo progetto un film del genere non è mai stato fatto. Il regista Richard Linklater (Prima dell’alba del 1995, Before Sunset – Prima del tramonto del 2004 e Before Midnight del 2013) ha usato lo stesso cast di attori per un arco temporale di ben dodici anni e per la precisione tra il 2002 ed il 2013: la storia dell’evolversi di una famiglia in tutto questo tempo. Il protagonista è il giovane Mason (interpretato da Ellar Coltrane) di cui viene mostrata la crescita dagli otto ai vent’anni.
Insieme a lui la sorella Samantha (Lorelai Linklater, figlia del regista) ed i genitori Olivia (Patricia Arquette) e Mason Sr. (Ehtan Hawke). La storia parla di Olivia, una mamma single che ha deciso di trasferirsi a Houston con i due figli per riavvicinarsi al padre assente che fa ritorno dall’Alaska. Inizia così una nuova emozionante vita. Come si comporterà Mason? Lo vedremo a partire dal prossimo 16 ottobre, quando la pellicola sbarcherà nelle sale cinematografiche (anche se è già stato visto lo scorso gennaio al Sundance Film Festival).
Linklater ha detto che è stato come fare un grande atto di fede verso il futuro: “La maggior parte degli sforzi artistici per forza di cose devono essere mantenuti sotto controllo, mentre in questo caso alcuni elementi erano fuori dal controllo di chiunque. Inevitabilmente ci sarebbero stati cambiamenti fisici ed emotivi, e questo è stato considerato”. Comunque è sempre stato attendo a rimanere fedele all’idea originale che aveva del progetto ed anche alla realtà dei cambiamenti che avrebbero subìto gli attori lungo la loro strada: “In un certo senso, il film è il frutto di una collaborazione con il tempo; e il tempo stesso a sua volta può diventare un ottimo collaboratore, sebbene non sempre prevedibile“.
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