Dopo ben tre anni di attesa vedrà finalmente luce il film tv diretto da Marco Ponti e prodotto dalla Taodue Pietro Valsecchi dal titolo Ti amo troppo per non dirtelo. Perché aspettare tutto questo tempo e poi trasmetterlo alla metà di giugno (per la precisione andrà in onda domenica 22)? Questo non lo sappiamo. Quello che è certo è che vedremo questa storia sul piccolo schermo e su Canale 5. I protagonisti sono Jasmine Trinca, Francesco Scianna, Carolina Crescentini, Fabio Troiano, Valeria Bilello, Enrico Bertolino, Davide Silvestri, Germana Pasquero e tanti altri.
Tra gli special guest anche il cantante Mao Gurlino, l’ex leader dei Linea 77 Emiliano Audisio, Davide Di Leo detto Boosta dei Subsonica, Luca Bianchini (con cui il regista ha lavorato per la sceneggiatura del suo prossimo film, tratto proprio da un libro dello scrittore), la band L’Orage, Paola Iezzi e il Presidente della Regione Piemone Sergio Chiamparino. Ci troviamo – naturalmente – a Torino (Ponti è originario di Avigliana, un Paesino a pochi chilometri dal capoluogo piemontese): Pietro (Scianna) e Francesca (la Trinca) sono fidanzati da sempre e manca solo un mese al loro matrimonio. Sono una coppia davvero felice. Perché hanno deciso di convolare a nozze? “Perché un padre non l’ho mai avuto e io una famiglia vera la voglio – ripete spesso lei – una volta nella vita. Perché mia madre non ci crede e io voglio darle torto. Perché Pietro è l’uomo della mia vita ed è giusto così. Perché questa è una scommessa e questa scommessa io la vinco“.
Lei fa la ricercatrice all’Università e sogna di poter vincere il concorso per diventare docente, mentre lui lavora in un importante studio legale nel quale si occupa di divorzi. Le cose però non vanno come sperato: tutta colpa dell’arrivo di Stella (la Crescentini)? La ragazza è una giovane attrice arrivata in città per girare il suo primo film da protagonista e per caso conosce Pietro. L’uomo inizierà una doppia vita che finirà con l’incontro la sua futura moglie e la sua attuale amante: cosa succederà?
Foto by LaPresse/Virginia Farneti
