“Ho firmato il decreto che estende per la prima volta il tax credit dal cinema all’audiovisivo per tv e anche web“. con queste parole, accompagnate da una foto dimostrativa, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha dato l’annuncio che in molti aspettavano e che segna una piccola, grande rivoluzione. Sì, perché le agevolazioni fiscali di cui già beneficiano i produttori cinematografici riguarderanno d’ora in poi anche il mondo delle fiction, delle serie tv, i documentari e le opere di animazione destinate sia al piccolo schermo che al web; ciò “rafforzerà – ha spiegato lo stesso Ministro – le produzioni indipendenti e sarà un ulteriore stimolo agli investimenti delle emittenti televisivi nel settore audiovisivo“.
Ho firmato il decreto che estende per la prima volta il tax credit dal cinema all'audiovisivo per tv e anche web. pic.twitter.com/qQm3fcluGz
— Dario Franceschini (@dariofrance) 10 Giugno 2014
“Un intervento – ha continuato Franceschini – che servirà a far ripartire l’industria audiovisiva nazionale, attrarre investimenti dall’estero e favorire processi di innovazione ed internazionalizzazione nei prodotti“. Soddisfatto anche Marco Follini, da poco nominato presidente dell’Associazione produttori televisivi: “Il tax credit televisivo sarà un importante volano per il nostro settore. Si tratta di un provvedimento molto atteso“. Provvedimento che si tradurrà in nuove risorse economiche da investire per l’occupazione di artisti, autori e maestranza varie: non dimentichiamo che questo settore già impiega circa duecentomila persone.
E adesso si spera anche di contrastare il calo degli investimenti da parte dei principali broadcaster in prodotti audiovisivi, giunto al 33 per cento: “Il tax credit – ha concluso Follini – rappresenta un primo segnale positivo che mi auguro sia l’avvio di un gioco di squadra in cui tutti, produttori indipendenti, emittenti televisive e governo, facciano la loro parte“.
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