È arrivato nelle sale lo scorso giovedì – 5 giugno – We are the best. Direttamente dalla Scandinavia un film del regista Lukas Moodysson che, dopo i suoi Fucking Amal e Lilja 4-ever, torna sul grande schermo con una pellicola ispirata a una graphic novel scritta dalla moglie. Protagoniste 3 tredicenni: Bobo (Mira Barkhammar), Klara (Mira Grosin) ed Hedvig (Liv LeMoyne) che vivono la loro confusa e irrequieta adolescenza con il desiderio di mettere su una punk band attraverso la quale dimostrare al mondo intero il loro coraggio, la loro caparbietà, la voglia di non conformità nella quale molti adolescenti (ed ex adolescenti) si potranno facilmente immedesimare.
Bobo e Klara non hanno idea di cosa voglia dire creare una band ma, spinte dal loro inarrestabile entusiasmo, le mascoline tredicenni troveranno l’aiuto della loro amica Hedvig e il loro sogno si trasformerà in realtà. I primi amori, le prime trasgressioni, la prima sbronza, la prima ribellione: in We are the best c’è racchiuso quel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza, forse uno dei periodi meno prevedibili della propria vita. Sì, imprevedibile, come l’avventura delle tre giovani che si mostrano sicure e esperte anche quando fanno qualcosa per la prima volta, che parlano in modo scorretto come i loro coetanei, che si sentono padrone del mondo come tutto il resto delle teenager.
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Con questo film, Moodysson porta sul grande schermo una storia scandinava, con tratti simili a un manga giapponese e un titolo che riporta all’America: in fondo le problematiche adolescenziali non sono le stesse in tutto il mondo? C’è un po’ d’ingenuità, un po’ di infantilismo, un po’ di strafottenza, un po’ di ribellione e anche un richiamo all’ambiguità androgina delle giovani protagoniste.
Moodysoon riesce a raccontare tutto questo mettendosi all’altezza delle stesse teen raccontando la paura e allo stesso tempo la voglia di Bobo, Clara e Hedvig, di sfidare quel mondo sconosciuto con un’immensa voglia di tirare fuori ciò che sono, ciò che hanno dentro, anche senza saperlo fino in fondo. We are the best è una storia semplice, ma proprio questo è il suo punto di forza. Una vicenda ambientata nella Stoccolma del 1982, ma in realtà senza tempo. Un film nel quale adolescenti, ex adolescenti, genitori e persino i nonni potranno immedesimarsi perché in fondo tutti siamo passati per quella strana e complicata età.
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