Keira Knightley è un’ex bambina prodigio. Ha debuttato sul grande schermo a soli nove anni nel film tv A Village Affair, nel ’99 è stata scelta per il ruolo di Sabé nel film Star Wars Episodio I – La minaccia fantasma di George Lucas e da allora non si è più fermata. Keira è apparsa in tantissime pellicole di successo, da La maledizione della prima luna a Love Actually, da Orgoglio e pregiudizio a I Pirati dei Caraibi, da Last Night ad Anna Karenina; vanta una ricca collezione di premi e riconoscimenti, fare l’elenco completo sarebbe impresa ardua e dunque basti far presente che è stata candidata agli Oscar, ai Golden Globe e ai Bafta come attrice protagonista. Oggi è una stella. Ma non è stato tutto rose e fiori, anzi. In un’intervista rilasciata all’edizione britannica di Elle, la Knightley ha svelato i suoi tormenti.
Tormenti cominciati negli anni dell’adolescenza, che “dovrebbero essere vissuti – dice l’ormai quasi trentenne Keira – privatamente. Si dovrebbe uscire e ubriacarsi in maniera assurda, ficcarsi in situazioni ridicole, fare degli sbagli. Quel periodo della vita dovrebbe essere dedicato a queste cose e bisognerebbe viverlo in privato“. Invece lei, proprio in quella fase, è diventata famosa. E se da una parte i riflettori sono gratificanti (e remunerativi), dall’altra possono creare grossi problemi. Keira ha dovuto fare i conti con una lunga serie di critiche a dir poco feroci. Più feroci di quanto si potrebbe immaginare.
“C’è stato un lungo periodo – è il suo racconto – in cui tutti dicevano ‘Beh, sei un’attrice di merda, sei anoressica e le persone ti odiano’. Per un’adolescente è molto strano sentirsi dire cose del genere“. Ed è questo il motivo per cui non vorrebbe che sua figlia intraprendesse la sua stessa strada, quella della recitazione: “Le direi di non farlo. La scoraggerei in ogni modo possibile“. Anche i ricchi piangono, si dice. Anche le stelle di Hollywood piangono…
(AP Photo/Thibault Camus)