Al Festival di Cannes è stata accolta con una standing ovation in piena regola, poi il Consiglio direttivo dell’Accademia del cinema italiano ha deciso di assegnarle uno dei Premi speciali della cinquantottesima edizione dei David di Donatello per la sua interpretazione; ieri, nel corso della conferenza stampa organizzata a Napoli, si è nuovamente commossa dinanzi a quegli applausi così forti e sentiti: Sophia Loren, in questi giorni, sta provando grandi emozioni e raccogliendo enormi soddisfazioni. Sophia Loren in questi giorni sta presentando La voce umana, cortometraggio di cui è intensa protagonista, diretto dal figlio di Edoardo Ponti e tratto dal celebre testo di Jean Cocteau. La sceneggiatura in napoletano porta invece la firma di Erri De Luca.
E’ la storia di Angela, donna lasciata dall’amante per il quale nutre ancora profondi sentimenti. Nonostante la separazione, i due sono ancora in contatto telefonicamente. Conversazioni intense, per lui forse piacevoli, per lei strazianti (nonostante cerchi di fingere tranquillità). Dell’uomo, tuttavia, non si sente mai la voce. Dunque lo spettatore può ascoltare soltanto l’interprete femminile, e tramite lei – le sue corde vocali, gli sguardi, la gestualità, le parole, le lacrime – riesce ad avere un quadro della situazione.
Lo stesso ruolo che adesso è di Sophia, un tempo appartenne all’indimenticata Anna Magnani in un episodio del film Amore per la regia di Roberto Rossellini. La Loren desiderava, ma ha saputo aspettare: “Ho sempre voluto fare questo testo sin dalla prima volta che l’ho letto quando ero giovanissima. Sapevo che un giorno avrei interpretato questa donna abbandonata dall’uomo che ama e quel giorno è finalmente arrivato. Ho fatto molte prove per un monologo di ventisei minuti“.