Al Festival di Cannes ci sono stati i festeggiamenti per il ventesimo anniversario, Quentin Tarantino ha dato nuovamente vita alla mitica scena del twist con Uma Thurman e sotto gli occhi di un divertito John Travolta; adesso Pulp Fiction – vincitore in quello stesso 1994 della Palma d’oro e l’anno successivo dell’Oscar per la Migliore sceneggiatura – si prepara a tornare nel Bel Paese in versione in versione rimasterizzata in digitale, ma soltanto per tre giorni: il 3, il 4 e il 5 giugno questo cult del cinema mondiale sarà infatti proiettato nel circuito The Space Movie e in altre sale italiane con sottotitoli italiani.
“C’era qualcosa nell’aria – ha ricordato Tarantino durante il Festival, riferendosi proprio a quella pellicola poi entrata nella storia – un movimento come gli impressionisti: probabilmente il mio film era una risposta all’oppressione del cinema hollywoodiano degli anni Ottanta“. La consegna della Palma da parte di Clint Eastwood, allora, fu accolta con entusiasmo ma anche con spirito estremamente critico; per qualcuno si trattò addirittura di uno scandalo: “Non avrei mai immaginato – si difese Tarantino – di vincere un premio in un festival in cui c’è una giuria. Bisogna trovare film su cui tutti siano d’accordo e i miei invece dividono“. E di certo nemmeno immaginava cosa sarebbe accaduto in seguito.
Pulp Fiction torna nelle sale e questa è un’occasione da non perdere sia per chi non l’ha mai visto che per i tarantiniani doc. Con buona pace del caro Jean-Luc Godard, che nei giorni scorsi ha definito Tarantino “un poveraccio“, certo del fatto che “un tempo sarebbe stato il tipo di persona che avremmo detestato“. Bah. Chissà cosa l’ha spinto a gettare tutto questo veleno. Le tracce, tuttavia, sono insignificanti. E alla fine ha soltanto fatto una pessima figura…
Foto by Facebook