Paul Walker ha perso la vita lo scorso 30 novembre, nel pieno della sua carriera d’attore e a soli quarant’anni, durante un tragico incidente stradale. Non era solo, ma con l’autista: anche lui morto. E la vedova di quest’ultimo, Kristin, ha deciso di fare causa alla Porsche. I suoi legali, infatti, affermano che la Carrera GT del 2005 a bordo della quale viaggiavano Walker e il suo amico Roger Rodas (questo il nome dell’uomo) non aveva una protezione anti-collisione efficace e nemmeno dispositivi di sicurezza di riserva, che li avrebbero salvati entrambi. Tant’è.
Nei momenti immediatamente successivi all’incidente si era pensato che Paul e Roger stessero facendo una gara di velocità; ipotesi poco dopo accantonata dagli agenti di polizia. L’automobile si è schiantata contro un albero e un palo della luce, per poi prendere fuoco. L’attore e il conducente tornavano da un evento benefico (una mostra d’auto) organizzato a Santa Clarita per raccogliere fondi da devolvere ai sopravvissuti del tifone Haiyan nelle Filippine: lo stesso Walker aveva fondato un’organizzazione benefica per aiutare le vittime di disastri naturali.
Il protagonista di Fast and Furious e Rodas erano molto legati e insieme collezionavano auto d’epoca: nel loro garage ce ne sono diverse, vetture storiche e anche uniche appartenenti alla Rolls Royce, alla Ferrari, alla Bmw, alla Porsche. Fra gli altri modelli una magnifica Testarossa nera, una M3 Lightweight Edition e diversi Mustang fra cui una Cobra del ’93. E morire proprio su un’auto, per due appassionati come loro, pare un’incredibile beffa del destino. La famiglia di Walker ha deciso di vendere una trentina di esemplari senza però rivelarne la provenienza. Motivo? Evitare un amaro mercato di “reliquie”.
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