E’ stato girato a novembre 2013 e arriverà nelle sale cinematografiche il prossimo 29 maggio: si tratta di Pane e Burlesque, opera prima della regista Manuela Tempesta, girata in Puglia tra Fasano, Modugno, Bari e Monopoli (location principale). Il tema tratta di un piccolo paese del Sud Italia che naviga in cattive acque: da quando la fabbrica di ceramiche Bontempi ha chiuso, gli operai giocano tutti i giorni al fantacalcio nella sezione del centro gestita da Frida (interpretata da Caterina Guzzanti), una rappresentante sindacale, mentre la merceria di Vincenzo e Matilde (Laura Chiatti) – dove lavora anche la sarta Teresa (Michela Andreozzi, che tra l’altro ha scritto la sceneggiatura a quattro mani con la Tempesta) – non riesce più ad andare avanti. La crisi c’è e si sente. Tutto sembra andare a rotoli.
All’improvviso però un vero e proprio ciclone invece la vita del paesello: un gruppo di artiste di Burlesque invade le strade. Mimì La Petite (Sabrina Impacciatore), ovvero Giuliana, la figlia di Bontempi, torna dopo vent’anni insieme alle sue colleghe, le Dyvettes, per vendere la proprietà di famiglia. Quest’ultime però fanno una truffa nei suoi confronti e così la donna decide di formare una nuova squadra formata da tre paesane: Matilde, Teresa e Viola (Giovanna Rei), sexy e giovane cameriera che sogna l’America.
L’idea del film (prodotto da Italian International Film e finanziato da Apulia Film Commission) è nata più di tre anni fa con la voglia di realizzare una commedia per il grande schermo tutta al femminile sullo stile di Full Monty: “Mi divertiva raccontare, attraverso il mondo del Burlesque e il suo immaginario, il ruolo della donna all’interno della famiglia – ha dichiarato la regista qualche tempo fa attraverso un’intervista all’Ansa – rivelandone fragilità e potenzialità. Donne che affrontano le sfide senza mai tirarsi indietro e che, pur facendo scelte controcorrente, ci credono sempre e fino in fondo“. E proprio grazie al Burlesque queste donne riusciranno a scoprire se stesse, trasformando i loro punti deboli in veri punti di forza.
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