Il 28 aprile 1937 Benito Mussolini inaugurò – con lo slogan “Il cinema è l’arma più forte” – Cinecittà, enorme struttura costruita a Roma con l’obiettivo di farla diventare una sorta di tempio cinematografico. Obiettivo raggiunto in pieno: gli studi sulla Tuscolana per moltissimo tempo hanno rappresentato l’essenza del cinema italiano e ospitato le più grandi stelle hollywoodiane. Durante la seconda Guerra mondiale sono anche diventati rifugio per gli sfollati, arrivando ad accoglierne fino a tremila. Una storia lunga, ricca ma anche travagliata. Settantasette candeline e una festa condivisa persino da Google, che per l’occasione ha creato un doodle ad hoc.
Poi, purtroppo, sono arrivati i tempi bui ed è stato sfiorato il fallimento; nel 1997 Cinecittà è stata privatizzata (recenti le proteste contro un nuovo piano di tagli) e nel 1991 ha ospitato l’Eurovision Song Contest. Oltre a ciò, gli studi sono diventati sempre più spesso sede di programmi televisivi fra cui Il Grande Fratello: la Casa più spiata d’Italia si trova proprio là. Per quanto riguarda la Settima arte, dopo un lungo periodo in cui è sembrato che le cose non si sarebbero mai risollevate, poiché la maggior parte dei film sono stati realizzati in location “reali”, ultimamente stiamo assistendo a una graduale ritorno nei teatri di posa. Hanno scelto Cinecittà anche Salvatores, Verdone e Paul Haggis. L’ultimo set allestito è quello di Everest con Jake Gyllenhaal.
Foto by Google