Ieri – venerdì 18 aprile – è andata in onda su Canale 5 la sesta ed ultima puntata de Le mani dentro la città con Simona Cavallari e Giuseppe Zeno nelle vesti del commissario Viola Mantovani e dell’ispettore Michele Benevento. I due indagano sulla famiglia calabrese dei Marruso e quando il boss – Don Carmine (Andrea Tidona) – finisce in coma, a guidare le redini della famiglia ci sono i due figli Pinuccio (Marco Rossetti) e Fulvio. Il primo vuole far entrare addirittura settecento chili di cocaina nel Paese senza dire nulla a nessuno. Nel frattempo tra gli operai che occupano le fabbriche della città c’è anche il padre di Viola che durante uno sgombero viene ferito a morte da un poliziotto.
La donna vuole dare le dimissioni, ma ci pensa Michele a farla rinunciare a questa idea. Intanto l’agente Ventura (Viola Sartoretto) viene fatta fuori mentre si trova sotto copertura nel club dei Marruso, mentre Pinuccio invia il cognato – Nicola – in garanzia per il pagamento della cocaina, condannandolo così a morte. Il padre, il boss Nuzzo, ha capito tutto e così gli spara. Intanto Maria Marruso (Daniela Marra) – disperata per la morte del compagno – dà alla luce il loro bambino. L’unica soluzione per sopravvivere è fare una pace tra le due famiglie: Maria battezza il figlio con Nuzzo come padrino, ma alla fine della cerimonia la ragazza scappa. Fuga breve, visto che viene trovata subito e rinchiusa a casa.
Benevento la incontra per caso e prova a convincerla a testimoniare contro la sua famiglia per incastrarli. Dopo una prima esitazione la ragazza si convince e allora rivela come trovare Pinuccio, peccato però che nel frattempo il ragazzo abbia già cambiato nascondiglio. Nel frattempo si scopre che Don Carmine è morto – anche se non si sa se per omicidio o suicidio – e allora serve un nuovo boss che possa comandare tutta la ‘ndrangheta milanese. Fulvio vorrebbe, ma quando scopre che non è così allora decide di dire alla polizia dove si trova il fratello. Parte un inseguimento in cui Michele resta ferito, ma Viola riesce a catturarlo. Tutto sembrerebbe andare per il meglio. Non resta che far entrare Maria nella Protezione Testimoni. Non è così: gli uomini di Fulvio la trovano prima e la rapiscono. E’ diventato lui il vero capo.
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