East End: Federico Moccia firma il suo primo film d’animazione

Federico Moccia ha deciso di allargare ulteriormente i suoi orizzonti. E abbassare l’età degli spettatori cui si rivolge. Insieme a Giuseppe Squillaci e Luca Scanferla, infatti, firma il suo primo film d’animazione: East End. Attualmente in produzione, la pellicola è finanziata dalla Ambi Pictures di Andrea Iervolino e Monika Bacardi, che a loro volta debuttano in questo settore del cinema dopo le produzioni internazionali 2047. Sights of Death, Hope Lost, Andròn e The Humbling, che vedono protagoniste star hollywoodiane del calibro di Al Pacino, Danny Glover, Mischa Barton, Danny Trejo e Daryl Hannah.

Ma torniamo ad East End e diamo un’occhiata alla sinossi ufficiale. I protagonisti sono Leo e Lex, che hanno otto anni e sono amici per la pelle; “Leo è premuroso, un bravo ragazzo. Lex, invece, è un tipo impulsivo, agitato e un po’ punk. Nonostante le loro differenze caratteriali, i due ragazzi sono molto uniti e passano tutto il loro tempo libero a infilarsi nelle situazioni più assurde. Hanno un gruppo di amici della scuola elementare, che prende parte a tutte le loro avventure. Ugo è un ragazzo introverso, sensibile, sempre depresso e ipocondriaco. Vittorio è un marmocchio arrogante ed egoista, la ‘bomba’ del gruppo. Gabriele e Michelle sono due gemelli brillanti ed eccentrici, sono ‘geek’, appassionati di scienza e tecnologia. E per ultima, ma non meno importante, Camilla, prepotente e feroce. Mentre Camilla cerca di imporre la sua volontà sulla cerchia di amici, è segretamente innamorata di Vittorio“.

Il gruppetto di pesti vive nel nuovissimo, ma già fatiscente, quartiere East End di Roma, situato subito fuori dal raccordo anulare, “barriera invalicabile al di là della quale, in direzione del tramonto, si estende la vera Roma con il Cupolone sempre visibile in lontananza“. I libri di Moccia sono stati tradotti in oltre 15 Paesi e i film hanno ottenuto ottimi risultati non solo in patria, ma anche in Spagna e sul mercato latino americano: riuscirà ad avere successo anche con questa nuova sfida?

©Claudio Bernardi/Lapresse

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