Da giovedì 24 aprile arriverà in tutte le sale cinematografiche italiane Nymphomaniac volume 2, la seconda parte della nuova opera del controverso Lars Von Trier. In tutti questi mesi le aspettative sono state enormi. Se n’è parlato tanto. La prima parte della pellicola (leggi la recensione di Velvet Cinema) – distribuita in Italia dalla Good Film in centoventi copie – ha incassato 632.131 euro nelle prime due settimane di programmazione. Nel cast del volume 2 troviamo ovviamente (visto che si tratta di un’unica versione divisa in due parti) Charlotte Gainsbourg, Stacy Martin, Shia LaBeouf, Stellan Skarsgard, Jamie Bell, Uma Thurman, Willem Dafoe, Christian Slater.
E’ la parabola di Joe, dall’infanzia (interpretata dalla Martin) all’età matura (la Gainsbourg), una ninfomane che punta sulla sensualità e sulla sfacciataggine. Un porno d’autore in piena regola. Sesso. Tanto sesso. Ma non è solo questo. C’è un messaggio più profondo. L’ossessione è la conseguenza del dolore, di un’infanzia tormentata e difficile. Le immagini sono crude e forti e colpiscono pienamente lo spettatore. Per le riprese sembra che gli attori siano ricorsi ad alcuni espedienti come dei genitali finti per le scene di sesso estremo: “Interpretare Joe – ha dichiarato la Martin – era un’opportunità a cui non potevo rinunciare“.
Per lei si tratta di una figura che non contiene solo nudità e sessualità, ma diversi aspetti: “Quando ho letto la sceneggiatura mi sono concentrata più sui dialoghi che sulle azioni, e poi, sul set, con la tecnica, ho superato il nervosismo – ha ammesso – Joe è molto autonoma, felice di vivere per conto suo e senza nessuna paura di non piacere agli altri… Penso che il film sia una celebrazione non solo della sessualità femminile, ma anche della presa di potere delle donne“.
“Un lavoro d’arte che può piacere o irritare, provocare o commuovere“, ha dichiarato la Thurman. Doppio film, ma anche doppia polemica e doppi incassi: come accoglierà il pubblico italiano questa seconda parte?
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