Paolo Sorrentino non si ferma mai, nemmeno per un istante. Dopo la vittoria agli Oscar con La grande bellezza ha dichiarato di volersi godere un po’ di riposto assoluto e invece proprio tra qualche settimana tornerà dietro la macchina da presa per il film In the future con protagonista Michael Caine con la produzione di Nicola Giuliano della Indigo Film. E non è finita qui perché il regista è pronto ad approdare in televisione con una serie tv per Sky dal titolo The Young Pope – Il giovane Papa. Si tratta di un progetto che prevede otto puntate da cinquanta minuti ognuna e a firmare la sceneggiatura degli episodi ci saranno – oltre allo stesso Sorrentino – Stefano Rulli ed Umberto Contarello.
Per Paolo si tratta della prima regia sul piccolo schermo, dopo il film tv per la Rai Sabato, Domenica e Lunedì di Eduardo De Filippo nel 2004: “Paolo Sorrentino ha scelto noi per il suo primo racconto televisivo – ha dichiarato entusiasta Andrea Scrosati, vice presidente Sky per cinema, intrattenimento e news attraverso le pagine de Il corriere della sera – E sono felice che talenti come Sorrentino riconoscano in Sky il luogo naturale dove poter esprimere il proprio talento in assoluta libertà. Con l’ingresso di Sorrentino, la nostra azienda si conferma polo d’eccellenza per la creatività nostrana“. D’altronde la piattaforma satellitare ha sempre abituato il pubblico con produzioni italiane di successo come Romanzo criminale, In treatment, Gomorra, Faccia d’angelo.
La fiction – prodotta dalla Wildside di Lorenzo Mieli e Mario Gianani – racconterà di un Papa immaginario, Lenny Belardo (ancora non ha un volto anche se si pensa ad un attore internazionale), il primo pontefice italo-americano della storia. La vicenda si svolgerà tra gli Stati Uniti, la Città del Vaticano, l’Italia e l’Africa: Sorrentino racconterà il Vaticano dall’interno, parlando degli uomini e delle donne che vivono in quel piccolo Stato e non degli scandali. “Paolo ha inventato questo personaggio per uscire dal minimalismo – ha ammesso Miei – Perché in tv bisogna raccontare grandi storie. E il Papa inventato da Sorrentino bisognerà incontrarlo almeno una volta nella vita“.
Foto by LaPresse/Fabio Cimaglia