Ieri – mercoledì 26 marzo – è andata in onda la seconda parte della miniserie Le due leggi con protagonista Elena Sofia Ricci nei panni di Adriana Zanardi, una bancaria di una cittadina di provincia che è molto scrupolosa nel lavoro. Col suo talento e la sua determinazione riesce a conciliare lavoro e famiglia, ma un giorno accade un fatto che le cambia la vita per sempre. Nega un prestito all’imprenditore Berdini che disperato si dà fuoco nella capsula del metal detector dell’edificio. Adriana si sente in colpa e così decide di aiutare tutti i clienti in difficoltà rubando i soldi dai conti dei clienti più ricchi. Quando la banca lo scopre però le propone un patteggiamento e la Zanardi non capisce perché. Cosa c’è da nascondere?
Adriana però si autodenuncia e finisce in carcere. Il suo avvocato vorrebbe richiedere l’infermità mentale, ma la donna si oppone. Allora arriva un nuovo giovane avvocato, Giacomo Pratelli, che però vuole mettere a tacere la Zanardi. Poi però cambia atteggiamento e decide di stare dalla sua parte. Finalmente riesce ad uscire di prigione, ma continua ad indagare sugli affari della banca con l’aiuto di Pratelli. Il direttore Gioelli sta truffando alcuni dei clienti per mandarli in bancarotta e allora Adriana lo denuncia. I responsabili vengono arrestati, ma anche lei viene condannata ad un anno e sei mesi di reclusione per appropriazione indebita. La giuria però decide di sospenderle la pena e tornare alla sua vita normale.
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